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Un Servette da prendere per la gola

Domani il Lugano va a Ginevra. Croci-Torti: ‘Dobbiamo partire subito forte per approfitta­re delle loro possibili scorie dopo l’impegno europeo’

- di Daniele Neri

Nella tradiziona­le conferenza stampa settimanal­e del venerdì non poteva mancare la domanda rivolta a Mattia Croci-Torti in merito all’arrivo del nuovo attaccante tedesco, naturalizz­ato polacco, Kacper Przybylko. «Sono molto contento del suo arrivo da noi – spiega il tecnico luganese –. Inoltre, il suo inseriment­o è sicurament­e un’opportunit­à di migliorame­nto per la nostra squadra. È un giocatore con caratteris­tiche diverse dagli altri tre attaccanti che fanno parte della nostra rosa attuale. Un giocatore che qui a Lugano manca dai tempi di Janko e Covilo, molto forte sulle palle alte. Il suo ambientame­nto fila liscio, anche perché è cresciuto in Germania, parla il tedesco e può dialogare con molti dei suoi nuovi compagni. Non è ancora in condizione di giocare, non ha fatto nessuna amichevole, non gioca da ottobre: di sicuro ci potrà dare una mano, ma non subito. Mi ripeto, è una grossa opportunit­à: quante volte abbiamo visto a Cornaredo le squadre chiudersi a riccio? Con lui in campo si possono cercare altre soluzioni. La gestione dei cambi è mutata in modo sensibile da quando c’è la possibilit­à di farne cinque. La maniera di attaccare può subire cambiament­i anche a partita in corso. Molte volte in passato ho messo in campo due punte, tuttavia vi sono delle partite difficili da cambiare, per cui sono contento di avere in mano un’arma in più, con caratteris­tiche diverse, per aprire la “scatola” del match. Saranno il campo e gli allenament­i a dirmi come giocherò in futuro. Non sono un allenatore con un dogma tattico ben preciso, determinat­i acquisti ci aiutano ad avere più alternativ­e. Speriamo di trovare la soluzione giusta, non sempre è quella scelta all’inizio, ma negli ultimi minuti di gioco può succedere di tutto».

Il Lugano non perde a Ginevra dal 2015, da quasi 10 anni. È un dato importante, come lo si può leggere? «Conosco queste statistich­e – puntualizz­a l’allenatore del Lugano – ed è vero, tante volte siamo usciti in maniera molto positiva da Ginevra. Questa però sarà una partita diversa dalle altre perché loro arrivano da una domenica nella quale hanno giocato con un uomo in meno per 75 minuti e da un giovedì europeo penso intenso, nel corso del quale nel secondo tempo hanno dominato. Incontrere­mo una squadra in salute di risultati in campionato, nonostante la sconfitta con l’Yverdon, arrivava dopo un lungo periodo di vittorie. Sappiamo tutti che gli impegni europei lasciano sempre un certo strascico. Dobbiamo cercare di dare subito ritmo e intensità alla partita, già dai primi minuti, proprio ciò che ci è mancato recentemen­te. Un concetto che ho cercato, durante questa settimana, di far passare tra i miei ragazzi. Il Servette ha due giocatori squalifica­ti, cioè Enzo Crivelli e Yoan Severin, poi giovedì ha tenuto a parziale riposo due giocatori importanti come Timothé Cognat e Dereck Kutesa. Tuttavia, dovremo concentrar­ci molto su noi stessi, ultimament­e abbiamo lasciato a desiderare nell’approccio alla partita. Per noi si tratta di una sfida chiave, vincere questa partita può eventualme­nte farci riavvicina­re al secondo posto in classifica. Lo dico apertament­e, non andiamo a Ginevra con l’intento di portare a casa un punto, ma di più. La classifica è corta da ambo le parti, sia che la guardi dall’alto, sia che la guardi dal basso. So benissimo che quando la mia squadra è al completo può battere chiunque, stiamo recuperand­o sempre più giocatori, ad esempio Cimignani, e Bottani questa settimana ha fatto un lavoro incredibil­e. Avrà molto più spazio rispetto all’impegno con lo Young Boys. Sono fiducioso, sapevamo che avremmo avuto un febbraio caldo». Il Lugano, che a Ginevra dovrà ancora fare a meno degli infortunat­i Aliseda, Marques, Steffen, Babic e Doumbia, con molta probabilit­à scenderà in campo con la stessa formazione schierata sabato scorso contro lo Young Boys. La settimana è stata caratteriz­zata da molti rumors sulle varie panchine delle squadre di Super League. Lo Zurigo ha perso l’allenatore, Wicki non balla benissimo a Berna, il Grasshoppe­r con la nuova proprietà potrebbe eventualme­nte cambiare, Contini è occupato fino a luglio con la Nazionale svizzera di calcio. Il pensiero di Mattia Croci-Torti... «L’unica cosa certa è che ho un contratto con il Lugano fino a giugno 2025. Lo voglio onorare nel migliore dei modi. Siamo tutti contenti dei piazzament­i raggiunti, della vittoria in Coppa Svizzera, spero però che questa stagione possa coincidere con un nuovo successo della mia squadra e mio. Al momento il Lugano è una delle migliori squadre svizzere. Difficile trovare di meglio. Sono felice di essere qua, mi piacerebbe continuare ad avere successo con il Lugano».

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TI-PRESS/GOLAY Valenzuela contro Rouiller, un duello destinato a ripetersi allo Stade de Genève

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