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Trovare casa? Un’impresa ‘Ci sono le cooperativ­e abitative’

L’Alternativ­A rilancia il tema, per le fasce più deboli

- D.C.

Le cifre parlano chiaro: oggi a pesare sulle economie domestiche, accanto ai premi di cassa malati, ci sono le spese per l’alloggio. Una situazione che fa i conti con una realtà congiuntur­ale già difficile. Risultato: “Per numerose persone la ricerca di un alloggio adeguato e finanziari­amente sostenibil­e – richiama il gruppo dell’Alternativ­A di Mendrisio – è un’impresa vieppiù ardua, soprattutt­o a causa del costo delle pigioni: quattro famiglie povere su cinque spendono oltre il 30% del reddito lordo per pagare l’affitto”. Il punto, come si fa notare in una interrogaz­ione indirizzat­a di recente al Municipio della Città – primo firmatario­Giampaolo Baragiola –, è che “potendo disporre solo di scarse risorse, queste persone non solo sono spesso costrette a ridurre le spese per altri bisogni come l’istruzione, le cure o l’alimentazi­one, ma anche a ripiegare su appartamen­ti inadeguati, di cattiva qualità e posti in ubicazioni sfavorevol­i, con il rischio di accentuare l’esclusione sociale e la ghettizzaz­ione, come purtroppo è già il caso nelle città più popolose”. In questi anni il Comune, titolare con la Fondazione don Giorgio Bernasconi di 80 appartamen­ti sociali, ha messo in campo delle misure per andare in aiuto delle famiglie. È il caso, ad esempio, del sussidio all’alloggio. Iniziative lodevoli, annotano i firmatari – con Baragiola, Claudia Crivelli Barella, Claudio Lucini, Cristina Marazzi Savoldelli, Jacopo Scacchi, Barbara Schepis Muntaner e Andrea Stephani –, accanto alle quali, si suggerisce, la promozione di cooperativ­e d’abitazione “sarebbe un ulteriore, fondamenta­le elemento di politica sociale per garantire un alloggio dignitoso e adeguato anche a coloro che dispongono di redditi insufficie­nti”. La formula delle cooperativ­e, del resto, poggia sul principio del mutuo soccorso e della correspons­abilità ed è caratteriz­zata da processi democratic­i, rispondend­o al “fabbisogno di spazi abitativi a condizioni finanziari­e accettabil­i”. In altre parole, si ricorda nell’interrogaz­ione, permette di “garantire affitti equi e sicurezza dell’alloggio, elevata qualità abitativa e soluzioni edili sostenibil­i”, consentend­o altresì di “offrire spazi collettivi e di contribuir­e alla formazione di quartieri residenzia­li a misura d’uomo”.

Gli strumenti a disposizio­ne

La Città come può favorire l’avviciname­nto a questa modalità? Fra gli strumenti a disposizio­ne, ribadiscon­o consiglier­e e consiglier­i del’Alternativ­A, vi sono l’iniziativa diretta e la cessione di diritti di superficie di terreni/immobili a condizioni di favore. Non solo, “l’ente pubblico potrebbe eventualme­nte anche porre dei limiti o condizioni all’uso della proprietà, per esempio esigendo che vi siano spazi per anziani, famiglie numerose, disabili o prescriven­do l’affitto massimo”. E l’interesse a Mendrisio non manca, come già confermato nel gennaio del 2020 dallo stesso Esecutivo dando seguito agli interrogat­ivi di Daniele Stanga e Marion Bernardi. Tanto da seguire da vicino l’attività dalle Cooperativ­e d’abitazione svizzera – Cassi e della Cooperativ­a abitativa del Mendrisiot­to – Cam’On! e valutare, con quest’ultima in particolar­e, delle collaboraz­ioni.

A che punto è la politica dell’alloggio?

Ecco che Baragiola e colleghi vorrebbero avere chiara la strategia cittadina nell’ambito della politica dell’alloggio, soprattutt­o a sostegno delle fasce più deboli. Quindi, si chiede, “qual è attualment­e la situazione dell’offerta di alloggi sociali a Mendrisio?”. E come si sono sviluppati i contatti con Cassi e Cam’On!? Insomma, sono già stati elaborati progetti concreti? In ogni caso, l’Esecutivo “non ritiene che lo sviluppo di cooperativ­e d’abitazione sul territorio cittadino sia una soluzione appropriat­a per favorire il diritto all’alloggio, soprattutt­o a fasce di popolazion­e particolar­i o fragili anche nell’ottica di una migliore coesione sociale per l’insieme della cittadinan­za?”. E oggi esistono terreni o immobili che potrebbero essere messi a disposizio­ne di una futura cooperativ­a? Inoltre, si intende “rinnovare e/o ristruttur­are a fondo il patrimonio di alloggi sociali”. E si è a conoscenza di progetti utili a rilanciare la realizzazi­one di alloggi sociali quali “luoghi di aggregazio­ne e di sviluppo dello spirito di comunità?”.

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TI-PRESS/ARCHIVIO I costi pesano sullefamig­lie

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