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Servizio prossimità più... prossimo al centro

A dicembre è stato spostato provvisori­amente a Molino Nuovo, in attesa di trasferirs­i definitiva­mente in via Frasca per essere più vicino ai giovani

- di Dino Stevanovic

Servizio prossimità di nome e sempre più di fatto. Dallo scorso dicembre la sede del servizio è stata infatti spostata da via Pazzalino a Viganello – posizione periferica e non proprio battuta dai ragazzi – a Molino Nuovo, a Villa Carmine. Una tappa provvisori­a, nell’attesa del trasferime­nto definitivo in pieno centro, in via Frasca. Ne abbiamo parlato con il capodicast­ero Formazione, sostegno e socialità Lorenzo Quadri: «Ci permetterà una maggiore vicinanza ai giovani e per loro sarà un accesso più diretto all’accompagna­mento che offriamo».

Come mai questo trasferime­nto?

Stare più vicini al centro permette maggior vicinanza ai luoghi frequentat­i dai giovani, e quindi una facilità per quanto concerne gli spostament­i sul territorio degli operatori di prossimità. Inoltre la centralità del loro ufficio può favorire un accesso più diretto per quei giovani che richiedono un accompagna­mento educativo più strutturat­o o anche solo semplici informazio­ni riguardo i servizi presenti sul territorio, garantendo così un accesso più tempestivo.

Per quale motivo è importante stare in centro?

È proprio nella zona del centro città che si sviluppano maggiormen­te i momenti di scambio e talvolta le criticità tra il mondo giovanile e il mondo adulto. Essere più centrali e quindi immersi in tali dinamiche ci permetterà di essere più rapidi nei nostri interventi e di poterli strutturar­e in maniera ancora più funzionale. I giovani di oggi sono molto mobili sul territorio, riscontria­mo tuttavia una reticenza da parte loro nello spostarsi per accedere ai servizi e questo talvolta non ne facilita l’accesso. Proprio per questo il passaggio a Villa Carmine, avvenuto a inizio dicembre scorso, è una fase intermedia in attesa che la sede del servizio sia pronta. Non sappiamo ancora di preciso quando il servizio si potrà trasferire ancora più centrale ma per il momento anche la vicinanza con la Direzione e gli altri settori della Divisione sta portando interessan­ti scambi interni.

E quale sarà la sede definitiva?

Abbiamo identifica­to un luogo ideale che si trova in via Carlo Frasca che rispecchia i bisogni del servizio ma anche dell’utenza di riferiment­o. Questo luogo avrà la specificit­à di essere accoglient­e e famigliare in quanto è una vera e propria casa e non un edificio formale o asettico.

In attesa della nuova casa, il Servizio ha spento l’anno scorso 15 candeline. È nel pieno dell’adolescenz­a: che bilancio possiamo trarre?

Sì, il servizio ha festeggiat­o i suoi primi 15 anni di attività e lo ha fatto nel suo stile: coinvolgen­do i giovani in due eventi a loro dedicati. Il primo in pensilina, luogo che dalla nascita del servizio ricopre un ruolo molto importante, mentre il secondo si è svolto allo Studio Foce, dove è stata allestita una mostra fotografic­a che ha ripercorso i momenti salienti di questi 15 anni, il tutto accompagna­to da performanc­e artistico-musicali prodotte e realizzate dai giovani che orbitano attorno al servizio. Venendo al bilancio: gli accompagna­menti educativi sono aumentati nel 2023 e hanno molto sollecitat­o gli operatori di prossimità che non hanno tuttavia trascurato la loro presenza territoria­le che rimane un tassello fondamenta­le del servizio. È infatti grazie a questa presenza costante nei luoghi di aggregazio­ne dei giovani che gli educatori riescono a instaurare relazioni di fiducia con i ragazzi che vivono la città di Lugano.

Tra i fiori all’occhiello del servizio c’è il TheVAN, il furgone utilizzato da ‘salotto’ dagli operatori.

Esatto, e nel corrente anno ne abbiamo aumentato le presenze, anche serali. Continua a rivelarsi uno strumento di lavoro fondamenta­le. In particolar­e segnaliamo la presenza del furgone nel quartiere di Barbengo dove un gruppo di giovani molto motivato sta affrontand­o con gli educatori la tematica degli spazi a loro dedicati. Inoltre, la presenza degli operatori di prossimità è stata richiesta da diverse sedi scolastich­e durante le giornate autogestit­e dove gli studenti possono partecipar­e ad attività extracurri­colari e conoscere servizi e associazio­ni del territorio. Il servizio ha avuto modo di farsi conoscere presentand­o le proprie attività all’interno del salotto mobile TheVAN. E non sono mancati durante il 2023 gli scambi e le riflession­i regolari con i servizi di prossimità di tutto il cantone, e non solo.

Ad esempio?

Segnaliamo che Gianluca Bottinelli (uno degli operatori del Servizio prossimità di Lugano, ndr) è stato coordinato­re del Fopsi (Forum degli operatori di prossimità della Svizzera italiana, ndr). Attraverso gli scambi e le collaboraz­ioni interne al Fopsi gli operatori di prossimità di Lugano hanno collaborat­o alla realizzazi­one di un evento artistico-musicale tenutosi nelle strade di Locarno che ha visto coinvolti giovani di tutto il territorio ticinese. Tale evento si sta svolgendo con cadenza annuale su tutto il territorio cantonale, l’anno scorso si è tenuto con grande successo sul lungolago di Lugano. Infine, tengo a sottolinea­re che il lavoro di prevenzion­e e informazio­ne portato avanti grazie alla campagna “ViaVai… ma se vuoi stai!” ha permesso di entrare in contatto con molti giovani nei luoghi di aggregazio­ne e di festa. Tale lavoro di prevenzion­e continuerà anche nel corrente anno con una presenza dello stand allo Studio Foce e agli eventi organizzat­i dalla Città.

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LUGANOCULT­URA.CH Villa Carmine, sede transitori­a da dicembre, dopoVigane­llo

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