Beat Tschuor: ‘Abbiamo troppe ragazze infortunate’
Parla il capoallenatore della Svizzera femminile
Il capoallenatore della Svizzera femminile, Beat Tschuor, ha tracciato un primo bilancio della stagione dopo le gare di Crans-Montana. Questo è quanto è emerso da un’intervista rilasciata a Keystone-Ats. Partiamo dal bilancio provvisorio a tre quarti di stagione... «Abbiamo avuto troppi infortuni. Solo a Cortina, cinque sciatrici sono cadute, in alcuni casi ferendosi gravemente. MalorieBlanc si è lacerata il legamento crociato qui in Coppa Europa e Laura Huber ha fratturato tibia e perone durante l’allenamento a Meiringen. Naturalmente manca ancheWendy Holdener, infortunatasi all’inizio della stagione». A Cortina è stata una vera ecatombe... «Non mi era mai capitato di vedere cadere così tante ragazze, anche molto esperte, in un’unica occasione. Fortunatamente Michelle Gisin è tornata e Joana Hählen sembra essere sulla strada giusta. Jenal e Nufer se la sono cavata senza troppi problemi, ma quel fine settimana ha lasciato il segno».
Il fisico è una cosa, la mente un’altra. Non tutte le sciatrici sono riuscite a dimenticare i recenti eventi di Crans-Montana... «Venerdì abbiamo ottenuto un ottimo risultato con Gut-Behrami e Flury 1ª e 2ª e il settimo posto di Nufer. Sabato, Lara è salita di nuovo sul podio nonostante la stanchezza. Le altre hanno commesso troppi errori, come domenica».
Le gare di Crans sono lo specchio della stagione: Lara ha ottenuto 13 dei 18 podi della squadra e 7 delle 8 vittorie. Senza di lei, i risultati sarebbero molto diversi... «Non penso alla squadra senza di lei. Sarebbe diverso ovunque, se si togliesse la migliore sciatrice. Anche i risultati maschili sarebbero diversi senza Odermatt. Lavoriamo con gli atleti a disposizione». Gut-Behrami rappresenta un tassello fondamentale nella squadra... «È la leader indiscussa, sia per i suoi risultati che per il suo ruolo all’interno del gruppo. Porta molto alla comunità, anche se magari non si vede da fuori, fa il gioco della squadra molto bene». Tschuor ha seguito la ticinese negli ultimi sei anni. Può dunque valutare quella che è stata la sua crescita nelle ultime stagioni... «Lara è sempre stata un fenomeno positivo per me e, se guardo alla persona, ha subìto una trasformazione negli anni. Gli atleti di punta sono sottoposti a molte pressioni, è logico che cambino nel tempo. È bello vedere Lara muoversi in questa direzione, emana una certa sovranità e gestisce in modo rilassato tutto il tumulto che la circonda. Questa è senza dubbio la ricetta del suo successo». Dopo un inverno difficile, le ultime uscite hanno visto una Michelle Gisin in crescendo... «Dopo il cambio di attrezzatura, ha avuto bisogno di un anno per ritrovare la fiducia in sé stessa. Gisin è un’atleta eccellente, credo sia logico si stia avvicinando all’élite. Purtroppo la caduta a Cortina l’ha un po’ frenata nelle discipline di velocità, ma è tornata molto bene nello slalom. Michelle, con la sua personalità, è anche molto importante per la squadra».