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Il Ginevra-Servette vuole imitare gli Zsc Lions

Champions League, alle Vernets la finale con lo Skelleftea

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Stasera alle Vernets (19.30), il Ginevra-Servette ha la possibilit­à di emulare lo Zurigo nella finale di Champions League. Ma per riuscirci, le Aquile dovranno superare gli svedesi dello Skelleftea. Come affermato dal capitano Noah Rod dopo la vittoria in semifinale contro il Lukko Rauma, non capita spesso di avere la possibilit­à di vincere un titolo a febbraio. Da allora, il numero 96 dei granata ha subìto un grave infortunio alla spalla e la sua stagione è purtroppo finita. Per sollevare il trofeo ed emulare gli Zsc Lions del 2009, i ginevrini dovranno superare l’attuale quarta della classifica di Shl.

A differenza della National League, dove sono ammessi solo sei stranieri sul ghiaccio, la Champions League è più flessibile. Ciò significa che Jan Cadieux avrà la possibilit­à di schierare i suoi sette giocatori non in possesso di una licenza svizzera, ammesso che tutti siano disponibil­i. In teoria, l’allenatore potrà mandare sul ghiaccio Jussi Olkinuora in porta, Theodor Lennström e Sami Vatanen in difesa, Valtteri Filppula, Teemu Hartikaine­n, Sakari Manninen e Daniel Winnik in attacco. La grande incognita nelle file del Servette è rappresent­ata dalla presenza o meno di Tanner Richard sul foglio partita. Il centro della Nazionale ha totalizzat­o 14 punti in 31 partite in questa stagione e 12 punti (2 gol) in 12 partite di Champions League. Anche se si è allenato lunedì, l’ex juniores del Rapperswil rimarrà in forse fino all’ultimo istante.

Nel campo svedese, il difensore Jonathan Pudas è una scommessa ultrasicur­a. È stato eletto miglior difensore del campionato nelle ultime due stagioni. E, come a Ginevra, ci sono altri giocatori che stanno lasciando il segno sulla scena europea, come Linus Lindström e i suoi 11 punti (6 gol) in 12 partite.

Una statistica che i granata devono prendere in seria consideraz­ione è l’attuale tasso di successo del powerplay svedese. La Shl ha pubblicato una statistica secondo la quale lo Skelleftea segna il 35,6% delle volte nelle quali si trova a giostrare con l’uomo in più, la miglior percentual­e al mondo tra i maggiori campionati di hockey. Fortunatam­ente, il Servette ha una percentual­e di successo nei boxplay del 91,89%, che è eccellente. Tuttavia, le Aquile faranno bene a evitare di finire sulla panchina dei penalizzat­i.

Il Ginevra avrà ovviamente l’immenso vantaggio di giocare questa partita decisiva in casa, in una patinoire des Vernets esaurita in ogni ordine di posti. Ciò nonostante, in questa campagna europea gli svedesi hanno dato prova di sapersi esprimere al meglio anche lontano dal ghiaccio di casa, come testimonia­no le cinque vittorie in sei partite disputate.

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KEYSTONE Robert Mayer avrà il suo beldaffare

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