Perde slancio l’iniziativa per una 13esima Avs
Ultimi sondaggi. Maggioranza dei Cantoni decisiva?
Berna – La 13esima Avs, se si fosse votato verso la metà di febbraio, avrebbe ottenuto una maggioranza di consensi. In perdita di velocità, non è certo però che avrebbe superato lo scoglio della maggioranza dei Cantoni. L’innalzamento dell’età di pensionamento, in un primo tempo a 66 anni, continua a non piacere a una buona fetta dell’elettorato. Queste le principali indicazioni di due sondaggi pubblicati simultaneamente ieri: quello dell’istituto gfs.bern, commissionato dalla Ssr (margine d’errore: +/- 2,8%), e quello dell’istituto LeeWas, su incarico dell’editore Tamedia e di ‘20 Minuten’ (margine d’errore: +/- 1,1%).
Rispetto alle inchieste d’opinione condotte circa un mese prima, l’iniziativa sindacale per una 13esima mensilità Avs ha perso terreno. Il sostegno è sceso di 12 punti percentuali, dal 71% al 59%, secondo LeeWas; e di 8 punti, dal 61% al 53%, stando all’indagine del gfs.bern. I consensi potrebbero erodersi ulteriormente nei dieci giorni scarsi che ci separano dal voto. Non è detto, però. La quota di indecisi è minima, le opinioni sono in massima parte fatte. Molto dipenderà quindi da chi, fra contrari e favorevoli, riuscirà a convincere in particolare gli elettori (per lo più con una formazione di livello medio-basso) che votano in modo saltuario. Rispetto a gennaio, le differenze tra le categorie sociali risultano più evidenti. Il ‘no’ alla 13esima Avs aumenta con il reddito e il livello di istruzione.
Pensionati vs. ‘giovani’
Un altro divario potrebbe avere un certo peso sull’esito della votazione: quello fra le classi d’età. I pensionati sono favorevoli (60% secondo Ssr; 80% secondo Tamedia/‘20 Minuten’). Il sostegno all’iniziativa diminuisce con l’abbassarsi dell’età: due terzi degli intervistati con meno di 35 anni dicono no, stando al sondaggio di LeeWas. Ma non sono loro la categoria di persone che più propende a votare: il 64% di chi si reca alle urne è composto da persone oltre i 50 anni.
Sul piano dell’appartenenza politica, i sostenitori di Plr e Verdi liberali (Pvl) a metà mese avrebbero espresso un chiaro rifiuto, mentre quelli dei partiti di sinistra un netto assenso (oltre l’80% per i socialisti). Per quanto riguarda Centro e Udc, i due sondaggi danno risultati divergenti (una modesta maggioranza di sì per Tamedia/‘20 Minuten’, un piccolo no per Ssr). Quanto al genere, le donne sono leggermente più propense degli uomini a votare a favore del testo (54% contro 52% secondo Ssr, 60% contro 57% secondo Tamedia/20 Minuten).
Nessun divario città-campagna
Considerevoli, per contro, sono le differenze a seconda delle regioni linguistiche. Il sostegno all’iniziativa rimane molto forte tra italofoni (64% per Tamedia/‘20 Minuten’; 79% per Ssr) e francofoni (68% per Tamedia/‘20 Minuten’; 69% per Ssr). Nella Svizzera tedesca, il sì scende al 52% secondo Tamedia/‘20 Minuten’, al 48% (per un 49% di no, statisticamente equivalente) secondo la Ssr.
I sondaggi non rilevano differenze significative fra le intenzioni di voto degli abitanti delle zone rurali e di chi vive in città. La questione non è anodina. In caso di risicato sì del popolo, decisiva potrebbe essere la maggioranza dei Cantoni (necessaria poiché trattasi di una modifica costituzionale). E “più è piccolo il divario campagnacittà, più basso è anche l’ostacolo della maggioranza dei Cantoni”, ha dichiarato al ‘Tages-Anzeiger’ il politologo Michael Hermann.
Dove potrebbe giocarsi la partita
I sondaggisti non si sbilanciano troppo sull’esito della votazione nei singoli Cantoni. Ne servono almeno 12 dalla parte del sì il 3 marzo affinché la 13esima Avs sia accettata. Dato per scontato (?) il sì di sei Cantoni romandi e del Ticino, ne occorrerebbero altri cinque nella Svizzera tedesca. Ammesso e non concesso che il sì prevalga nei popolosi Cantoni di Zurigo, Berna e Basilea Città, la partita potrebbe giocarsi in una manciata di piccoli Cantoni.
Il ‘Tages-Anzeiger’ annovera fra gli ‘swing States’ (Cantoni traballanti, per analogia agli Stati Uniti) Soletta, Basilea-Campagna e Sciaffusa. Il gfs.bern indica Glarona, Lucerna, Sciaffusa e Grigioni. Stando al sondaggio realizzato per conto della Ssr, con una quota di approvazione del 53% abbiamo 10 Cantoni tendenzialmente dalla parte del sì e otto dalla parte del no. Con cinque di loro ancora indecisi, la maggioranza dei Cantoni può dunque pendere da una parte come dall’altra. Nessun dubbio, invece, per quanto riguarda l’Iniziativa sulle pensioni promossa dai Giovani liberali radicali. Secondo gfs.bern, a metà febbraio il 35% avrebbe votato a favore e il 63% contro. Il no ha guadagnato nove punti rispetto al primo sondaggio di un mese prima. LeeWas stima il tasso di rifiuto al 65% (+4punti).