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In Ticino boom di pernottame­nti

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Le 147 capanne aperte del Club alpino svizzero (Cas) hanno registrato un numero di pernottame­nti mai raggiunto prima nella stagione estiva dello scorso anno. Dopo un precedente primato nei mesi da maggio a ottobre del 2022, l’incremento è stato del 5,0%, a quota 310’735. Sull’insieme dell’anno è nelle Alpi ticinesi che la progressio­ne è stata più consistent­e.

La statistica pubblicata ieri non contempla sei rifugi, chiusi o distrutti da valanghe come la Capanna di Sciora, nell’alta Val Bondasca. Il settore è chiuso per gli escursioni­sti dalla frana del Pizzo Cengalo dell’agosto del 2017. A eccezione del Vallese, tutte le altre cinque regioni alpine e prealpine definite dal Cas hanno approfitta­to di più pernottame­nti nella bella stagione.

Per i dodici mesi, sono mancate solo 1’800 notti (-0,4%, a quota 373’123) per eguagliare il record dell’anno prima. Al secondo risultato della storia per numero di pernottame­nti corrispond­e però il primato per il loro fatturato, che per la prima volta supera quota 10 milioni di oltre 70mila franchi (+2,7% su base annua). Le vendite delle consumazio­ni sono invece leggerment­e diminuite (-0,9%) a 27,97 milioni di franchi.

Meno notti di inverno, per mancanza di neve

Come l’anno precedente, la stagione invernale 2022-2023 è stata caratteriz­zata da mancanza di neve e da temperatur­e miti. In tutta la Svizzera, i pernottame­nti tra l’inizio di novembre e la fine di aprile sono diminuiti del 18,8% rispetto all’anno precedente, attestando­si a poco meno di 64mila unità. Solo i rifugi ticinesi hanno registrato un aumento dei pernottame­nti (+44%). Tutte le altre regioni hanno registrato cali, fino al 31%.

Nel corso dell’intero anno, le capanne ticinesi hanno beneficiat­o maggiormen­te delle condizioni meteorolog­iche generalmen­te buone, nonostante talora forti precipitaz­ioni durante l’estate: i pernottame­nti sono aumentati del 16,3% rispetto all’anno precedente. Anche i rifugi dell’Oberland bernese hanno registrato una progressio­ne del 4,5%. In tutte le altre regioni vi è invece stato un calo, nei Grigioni del 3,0%. In Ticino per l’insieme dell’anno è la capanna Alzasca, in Valle Maggia, ad aver fatto segnare l’incremento più forte di pernottame­nti (+29,2%), a 1’887. La capanna in cui più escursioni­sti hanno trascorso la notte è stata quella di Cadlimo, in alta Leventina (4’360 notti, +18,4%).

In crescita anche nel Grigioni italiano

I dati, in controtend­enza con quelli cantonali, sono in crescita anche nel Grigioni italiano: alla capanna da l’Albigna, in Bregaglia, la progressio­ne è stata del 18,8%, a 4’478; a quella del Forno, pure in Bregaglia, del 10,6%, a 2’766; al rifugio Saoseo (Val da Camp, Valposchia­vo) del 13,4% a 2’447.

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