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Sacre Rappresent­azioni, il teatro religioso in città

Un gruppo porta in scena queste pratiche devozional­i

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Non solo Mendrisio, Coldrerio e Bellinzona. Anche Locarno, da tre anni, ha il suo Gruppo Sacre Rappresent­azioni. Claudio Troise, facendo tesoro dell’esperienza cinquanten­nale nel mondo del teatro ticinese e del periodo passato con padre Callisto Caldelari nel suo gruppo di Bellinzona dal 2010 al 2017, ha pensato bene, in periodo di piena pandemia, nel 2021, di fondare nella Parrocchia di S. Antonio a Locarno, un nuovo gruppo di Sacre Rappresent­azioni.

La tradizione di questo tipo di rappresent­azioni ha origine con San Francesco d’Assisi, quando mise in atto dal vivo il primo presepio vivente a Greccio, in Italia. Da allora molte parrocchie, nei secoli seguenti, hanno utilizzato questa particolar­e attività (sempre presentata nelle chiese) per diffondere messaggi biblici, evangelici, vite di santi e altro ancora. Una simile attività comprende attori/attrici, musiche, scenografi­a, trucco, luci, musiche, il tutto coordinato da una regia. Il gruppo di Locarno ha esordito nel 2022 con le parabole del “Padre misericord­ioso” e quella del “Samaritano”. Nel 2023 ha portato in scena la vita di “S. Antonio Abate”, patrono della Collegiata locarnese, e quest’anno si ripresenta con l’attualizza­zione della parabola “Il Seminatore”. La “prima” è in programma venerdì 23 febbraio alle 20 nella Collegiata di Locarno. Seguiranno repliche ad Arbedo (3 marzo alle 17), Gordola (15 marzo), Minusio (22 marzo) e Lugano (6 aprile): queste ultime tre sempre a partire dalle 20. Il pubblico sarà coinvolto per quanto riguarda preghiere e canti, l’entrata è libera con offerte a favore del Gruppo.

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Ancora poco note nel panorama cantonale ma in netta crescita

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