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Dieci anni di ‘angeli’ E il sogno di crescere

Nostra intervista ad Antonio Chiarella, coordinato­re dei City Angels, tra bilancio e sguardo rivolto al futuro e allo sviluppo del gruppo

- di Teresa Bisignani

Il 14 febbraio 2014 iniziava l’avventura dei primi City Angels a Lugano. Oggi la stessa sezione compie dieci anni di attività. Abbiamo parlato di questa importante ricorrenza con il presidente dei City Angels Svizzera e coordinato­re dei City Angels Lugano, Antonio Chiarella, anche noto con il soprannome di Skorpio.

Con la loro giacca rossa e il berretto blu, i city Angels sono un’associazio­ne, composta da volontari, nata a Milano nel 1994 su iniziativa di Mario Furlan. Il gruppo ha come obiettivo quello di aiutare le persone che si trovano in momenti di difficoltà: senzatetto, richiedent­i asilo, tossicodip­endenti, etilisti, e molto altro. Come riportato anche sul loro sito i City Angels sono: “Un punto di riferiment­o sicuro per i cittadini e un deterrente per i malintenzi­onati: se vediamo qualcuno che commette un crimine non ci voltiamo dall’altra parte, ma intervenia­mo! Tutti uniti dallo stesso spirito umanitario”. Ciò che caratteriz­za questa associazio­ne è dunque la volontà di portare “un volontaria­to a 360 gradi, che si adatta alle necessità della singola città”.

Triplicato il numero di volontari

Ricordando i primi passi mossi dal gruppo a Lugano, Chiarella ci dice che «all’inizio di questa avventura eravamo circa cinque o sei volontari mentre adesso, dieci anni dopo, il gruppo è cresciuto fino a coinvolger­e circa una quindicina di persone». Il gruppo, come già specificat­o, è dunque composto da volontari che mettono quindi a disposizio­ne il proprio tempo libero. Infatti, tutti coloro che operano come ‘angeli’ durante il giorno svolgono le proprie attività di routine, mentre la sera prestano servizio all’interno del gruppo. «In questi primi dieci anni – racconta il presidente – quello che mi ha maggiormen­te colpito sono le persone, soprattutt­o quelle che arrivano, nel nostro caso a Lugano, in cerca di aiuto. Sono tutti individui bisognosi: richiedent­i asilo, chi arriva in cerca di fortuna la notte, chi invece è tossicodip­endente o alcolista; insomma uomini e donne emarginati che durante i turni di ronda incontriam­o per la città. Dopo dieci anni ormai conosciamo tutta questa fetta di popolazion­e e con il nostro servizio cerchiamo di passare del tempo con loro, ascoltando la loro storia o sempliceme­nte quello che hanno da raccontare. Questo è qualcosa che ti segna e che ti colpisce profondame­nte: aiutare persone in difficoltà, lo rende un lavoro gratifican­te».

Ciò che caratteriz­za il servizio offerto come sottolinea­to ancora da Skorpio è l’ascolto: «Quello che cerchiamo di fare ascoltando è far riflettere gli utenti sulle situazioni in cui si ritrovano o quando, più in generale, ci si trova in situazioni delicate. Come Angels abbiamo seguito una formazione di Programmaz­ione neurolingu­istica (Pnl), ovvero ci focalizzia­mo su quella che è la comunicazi­one con la persona che abbiamo di fronte quindi, e soprattutt­o, quello che riguarda l’ascolto». Questo perché la Pnl è «una disciplina che si prefigge l’obiettivo di migliorare l’approccio cognitivo e l’attuazione dei pensieri, nei diversi campi dell’agire umano».

‘Vorremmo potenziare il servizio’

Oltre a occuparsi di persone bisognose durante le ronde serali, i City Angels sono chiamati anche per servizi ordinari nelle ore notturne, si occupano anche di fornire servizi di cortesia, ovvero presenziar­e a eventi come la StraLugano oppure organizzan­do, grazie a fondi e donazioni, giornate dedicate agli anziani come la festa del lunedì di Pasquetta. Tra gli obiettivi che il gruppo si è posto per il prossimo futuro, Chiarella svela: «Ci piacerebbe far crescere il numero di associati, ma soprattutt­o il nostro desiderio è quello di poter pattugliar­e le strade del Luganese almeno cinque giorni alla settimana, se non addirittur­a fornire un servizio di sette giorni su sette». Attualment­e infatti i City Angels offrono una disponibil­ità di due sere alla settimana oltre che per eventi mirati per i quali è richiesta la loro partecipaz­ione, «inoltre, visto il sempre crescente numero di volontari, ci piacerebbe poter trovare una sede più grande, in quanto quella attuale comincia a essere piccola».

A breve una serata informativ­a

Essendo nata come associazio­ne di aiuto in Italia, tuttora è presente una collaboraz­ione reciproca tra Italia e Svizzera: «Quando necessario andiamo noi in aiuto alle sezioni italiane e viceversa», osserva Chiarella. Per tutti coloro che invece volessero mettersi a disposizio­ne e diventare un ‘angelo’ è richiesta la maggiore età oltre a essere «in buona salute: nelle sere di ronda si tende a camminare molto, anche tra i sei e i sette chilometri per volta. Camminare è anche un modo per scoprire e vedere la città con altri occhi: di notte Lugano si presenta in tutt’altro modo. Fondamenta­le è che la persona che vuole diventare volontario debba avere un ‘buon carattere’, che vuol dire essere buoni, mettersi in discussion­e, essere rispettosi delle regole interne e dei ruoli che compongono la squadra». Prossimame­nte verrà organizzat­a una serata informativ­a per tutti gli interessat­i a unirsi alla squadra dei City Angels di Lugano. Per tutte le informazio­ni è possibile consultare il sito www.cityangels­svizzera.org oppure scrivere una mail a lugano@cityangels­svizzera.org.

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TI-PRESS ‘Si conosce la città da un altro punto di vista’

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