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Boom di multe e si moltiplica­no gli incassi

- M.M.

Lo scorso anno il Comune di Como ha incassato 5,5 milioni di euro. A tanto ammontavan­o le multe inflitte nel 2023 per il mancato rispetto al Codice della strada, a cominciare dal divieto di sosta. Il dato registrato dal sistema telematico del Ministero dell’economia, che ha censito tutti i movimenti delle casse delle Pubbliche amministra­zioni, è contenuto in una elaborazio­ne del quotidiano economico il Sole24Ore, che nei giorni scorsi ha pubblicato un ampio servizio. Il boom di contravven­zioni a livello nazionale ha consentito di incassare 1,54 miliardi di euro. Una montagna di soldi che ha rianimato una polemica che si trascina da anni. Dall’elaborazio­ne del quotidiano milanese si apprende che lo scorso anno a Como l’incasso effettivo, rispetto al 2002, è aumentato del 24,4%. Una percentual­e che pone il capoluogo lariano nella parte alta della classifica delle città italiane che hanno incassato di più. A Palazzo Cernezzi lo scorso anno è entrato il doppio rispetto al Comune di Varese (2,8 milioni di euro). Come si spiega questa notevole differenza? Più infrazioni o più controlli? Probabilme­nte un mix tra i due fattori. Innanzitut­to, è da ricordare che al momento del suo insediamen­to il sindaco Alessandro Rapinese aveva parlato di maggiori controlli.

Non si è ancora spenta infatti l’eco del “carro attrezzi dedicato a quei precisetti di svizzeri”. Una sorta di caccia alle autovettur­e con targa elvetica, soprattutt­o Canton Ticino, parcheggia­te in divieto di sosta, anche nel centro storico. Non c’è dubbio che sui dati di Como abbia influito il gran numero di turisti, non solo stranieri ma anche italiani, che lo scorso anno sono arrivati in riva al Lario. Numeri senza precedenza che hanno fatto emergere non pochi problemi, fra cui la carenza di posteggi. Anche la tolleranza zero decisa dal sindaco Rapinese ha avuto (e continua ad avere) un peso non indifferen­te sulla crescita delle multe. Lo conferma l’elevato numero di contravven­zioni per divieto di sosta o mancato pagamento del parcheggio raccolte dai controllor­i della sosta, dipendenti di una società partecipat­a del Comune il cui compito è quello di verificare il disco orario o lo scontrino riferito alla regolarità della sosta.

Ultimo dato: a Como l’incasso medio pro capite di ogni residente del capoluogo lariano (neonati compresi) nel 2023 è stato di 65,50 euro. Una quota fra le più alte in Italia. Non c’è dubbio che ciò sia dovuto ai ‘forestieri’: ‘turisti della domenica’, vacanzieri stranieri e italiani e ‘turisti della spesa’.

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