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Nei quarti di finale Ticino con le spalle al muro

Rossoblù sorpresi dal Thun. ‘Forse non eravamo pronti’

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Si sapeva che il Thun fosse una squadra forte. I biancoross­i, d’altronde, fino a due stagioni fa giocavano nel massimo campionato svizzero, e puntano a tornarci. Non ci si aspettava forse, però, una qualità così alta fin da subito. Tant’è che il Ticino, dopo aver perso i primi due incontri per 9-2 e 5-9, si trova già con le spalle al muro nella serie di quarti di finale ‘best of 5’.

Alla Mur di Thun, nel primo incontro tra le due compagini, i padroni di casa impostano subito il loro gioco, lasciando ai ticinesi uno scarno possesso della pallina e poche occasioni da rete. Ciononosta­nte, Monighetti e compagni rientrano negli spogliatoi sul 2-1, grazie a una rete di Gadoni, e con una grossa occasione per pareggiare con Kiipeli, fermato però dalla traversa. I bernesi, per contro, riescono a trovare la via della rete a scadenze regolari e incrementa­no il loro vantaggio. La rete del provvisori­o 5-2 firmata da Ochsner ridà fiducia al Tiuh di poter riaprire la contesa ma, alla fine, il risultato è un perentorio 9-2. «Nel terzo tempo ci siamo creati diverse occasioni da rete, ma è mancata la cattiveria sotto porta – commenta il vice-allenatore Masa –. Abbiamo provato a forzare la mano, anche giocando a due linee da metà gara in poi, ma il Thun continuava a segnare, dimostrand­o di avere una grande qualità e profondità di rosa. Forse non eravamo pronti a questo livello già in gara 1». La rivincita del giorno successivo all’Arti e Mestieri sembrava poter prendere una piega diversa. Dopo l’iniziale vantaggio ospite, i finlandesi del Tiuh, infatti, ribaltano il risultato e portano i rossoblù in vantaggio per 3-1. Lì però accade l’episodio chiave dell’incontro. I ragazzi di Tomatis non sfruttano oltre un minuto in 5 contro 3 e poco dopo il Thun sigla due reti e agguanta il pareggio. Nell’ultima frazione, nonostante le marcature di Regazzi e Kiipeli, la superiorit­à dei bernesi emerge e il match termina sul 5-9. «Sapevamo che dovevamo alzare il nostro livello rispetto alla prima gara – spiega ancora Masa –. I nostri avversari sono però riusciti a imporre il ritmo fin da subito, mentre noi eravamo in difficoltà e abbiamo perso troppi duelli e palline. Trovo che siamo cresciuti nel corso dell’incontro, ma poi loro si son schierati a sole due linee e la differenza di qualità, rispetto a noi, si è vista».

Al Ticino adesso non resta altra scelta che provare a vincere tutti i prossimi incontri, a partire da quello di domenica alle 19.15 nella cittadina bernese. «Dobbiamo giocarci il tutto per tutto. Il Thun ora è in fiducia. È conscio della sua qualità e commette pochissimi errori. Noi però le nostre occasioni le abbiamo sempre avute. Se loro saranno più bravi, vinceranno. Ma giocheremo fino alla fine».

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TI-PRESS Kneubühler e compagni sono chiamati a reagire

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