Per il bene dei piccioni
Firenze – Nessun piccione venne maltrattato a Firenze venendo lanciato verso un’auto in corsa nelle riprese del film per Netflix ‘6 Underground’, nell’estate del 2018, e il regista americano Michael Bay è stato prosciolto con “sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste”. Lo ha deciso, come riporta La Nazione, il giudice dell’udienza pre-dibattimentale del tribunale di Firenze Paolo De Meo. Bay era accusato dal pm Christine von Borries di maltrattamenti di animali con l’aggravante della crudeltà. Sul set erano stati portati 40 piccioni e circa mezza dozzina venivano usati per animare la scena rocambolesca di un inseguimento fra auto per le vie di Firenze. Secondo il pm, vennero scagliati contro una vettura a forte velocità. Ma il giudice che ha prosciolto Bay scrive che “nessuno ha rinvenuto piccioni rimasti a terra”, né risulta “un impatto fra l’auto e i pennuti”.
“Abbiamo dimostrato che tutti i piccioni, dotati di microchip, sono tornati sani dal loro proprietario, nessun esemplare ha subito lesioni, né ha perso una sola piuma. Sul set c’erano anche un veterinario e la ditta fornitrice”, spiega l’avvocato Fabrizio Siggia difensore di Michael Bay, sottolineando che “il giudice ha riconosciuto che non sussiste reato” e che “sul set erano assicurate tutte le garanzie per tutelare gli animali durante le riprese”. Per la vicenda sono invece a processo, con rito ordinario, altri imputati, fra cui un colombofilo e un dipendente della ditta che procurò i piccioni alla produzione cinematografica.