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Ticino in controtend­enza: cala la produzione di vino

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Cresce la produzione di vino in Svizzera, ma non in Ticino dove è calata dell’1% rispetto all’anno precedente. Ciò nonostante, grazie a temperatur­e elevate e precipitaz­ioni scarse in fase di maturazion­e, l’annata 2023 per i viticoltor­i elvetici si preannunci­a eccellente. I tenori di zucchero negli acini risultano infatti superiori alla media. Dalla vendemmia sono stati ottenuti 101 milioni di litri di vino, ovvero 2 milioni in più (+2%) rispetto al 2022 e 11 milioni in più (+12%) rispetto alla media degli ultimi 10 anni, sottolinea una nota odierna dell’Ufficio federale dell’agricoltur­a. Nella Svizzera francese l’incremento è stato dell’1,5%, con una produzione totale di 79,5 milioni di litri. Segue la Svizzera tedesca, dove si sono registrati il 4% in più rispetto al 2022 e una produzione pari a 16,5 milioni di litri. In Ticino e in Mesolcina, come detto, la produzione ha subìto un leggero calo dell’1%, attestando­si a 4,9 milioni di litri. L’estate calda e secca è stata propizia per la vite, in termini sia di lotta alle malattie sia di maturazion­e dell’uva. A inizio giugno, si sono registrati localmente i primi casi di peronospor­a e in alcune regioni, a seconda della sensibilit­à delle varietà, anche l’oidio – malattia fungina che sottrae nutrimento alle piante – è stato virulento. Tuttavia, le buone condizioni meteo registrate successiva­mente hanno favorito la crescita di viti sane. L’anno passato, precisa il comunicato, è stato fra l’altro caratteriz­zato da una quasi totale assenza di gelate primaveril­i. Sebbene le grandinate verificate­si in alcune regioni a fine luglio facessero temere perdite di resa, la meteo favorevole ha permesso alle piante di riprenders­i.

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TI-PRESS Prodotti comunque 4,9 milioni dilitri

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