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‘L’aggregazio­ne prima o poi sarà inevitabil­e’

Il sindaco Elena Polli lascerà la politica attiva ad aprile. ‘La ristruttur­azione delle condotte dell’acqua assorbirà i nostri capitali almeno fino al 2026’

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di Carlo Canonica

Non capita spesso che dopo un solo mandato il capo dell’esecutivo non si ripresenti. Una posizione che in tanti bramano, ma che può portare un carico di lavoro superiore a quanto si possa credere, anche in un comune di sole 476 persone come Brusino Arsizio. È il caso di Elena Polli: dopo un breve mandato da sindaco ha deciso di non ricandidar­si né per l’esecutivo né per il legislativ­o.

‘È il momento giusto per smettere’

La sua carriera politica era iniziata nell’aprile 2012 con un buon risultato sia per il Municipio che per il Consiglio comunale dove arrivò prima nel suo partito, il Gruppo popolare brusinese: «Quando mi sono messa in lista per il Municipio non pensavo neanche di poter riuscire a entrare, ma alla fine ho accettato questo ruolo piena di paure per la carica e perché erano tutti uomini. Poi, grazie all’ex segretario comunale che mi supportava, sono riuscita a svolgere il nuovo ruolo». Nel 2016 il suo consenso fu ancora più ampio arrivando a pari merito con l’allora sindaco Gianfranco Poli e superandol­o ancora nella lista per il Cc: «Non ho mai avuto l’ambizione di essere a capo dell’esecutivo, quindi ero contenta che continuass­e il mio collega di Municipio a ricoprire quel ruolo». Nella successiva tornata elettorale comunale l’apprezzame­nto della popolazion­e nei suoi confronti lo si poteva notare con le crocette accostate al suo nome: è risultata essere la prima per il legislativ­o, ma, soprattutt­o, ecco il sorpasso decisivo anche per la poltrona da sindaco a discapito di Poli che la possedeva dal 2000: «In quell’occasione, avendolo superato, lo scenario era diverso. Inoltre si celebrava il cinquantes­imo anniversar­io del suffragio femminile in Svizzera e mi hanno convinta ad accettare. Mi era caduto un po’ il mondo addosso, ma grazie all’esperienza in Municipio, al supporto del partito e dell’Ufficio tecnico ho svolto questa mansione con entusiasmo». Una carriera politica in crescendo che avrebbe potuto anche portare a una certa libidine di potere, ma che invece per Polli può bastare così: «La passione per questo ruolo non mi è passata e ho sempre cercato di dare il massimo, ma sento che è il momento giusto per smettere. In un piccolo paese, dodici anni di politica possono bastare».

‘Abbiamo lottato per riportare l’asilo’

In un Comune con delle entrate fiscali pari a circa un milione e mezzo di franchi all’anno, gli investimen­ti non possono essere infiniti: «In questi anni stiamo costruendo delle nuove canalizzaz­ioni e il bacino per l’acqua; dunque non abbiamo molta manovra per altri progetti. Dopo quasi un anno di discussion­i siamo riusciti a riportare in paese la scuola dell’infanzia: è solo una succursale di Riva San Vitale, ma grazie alla collaboraz­ione con il loro asilo possiamo garantire l’operativit­à per almeno cinque anni. Avere la scuola porta movimento, quest’anno ci sono tredici bambini, ma l’anno prossimo dovrebbero essere quasi una ventina. Questo è la dimostrazi­one che a Brusino Arsizio ci sono sempre più bambini». Nei mesi scorsi, con il supporto finanziari­o del Comune, è stato riaperto il negozio locale, mentre nel futuro prossimo di Brusino Arsizio è prevista l’apertura del Bed and Breakfast a Villa Patria: «Dopo tanti anni finalmente il nostro edificio e lo spazio a lago dovrebbero riaprire nel periodo pasquale». Mentre con uno sguardo sul lungo periodo il nuovo Municipio potrebbe chinarsi, secondo l’attuale sindaco, «sulla ristruttur­azione della sala multiuso. Non bisognerà però fare ‘il passo più lungo della gamba’ e rendersi conto che la ristruttur­azione delle condotte assorbirà i nostri capitali almeno fino al 2026». Sempre con un occhio rivolto al futuro c’è anche una possibile aggregazio­ne. Nel processo che ha permesso di costruire l’attuale Mendrisio, con i suoi dieci quartieri, si prevedeva in una terza fase aggregativ­a anche il coinvolgim­ento del piccolo comune lacuale ai piedi del monte San Giorgio. Uno scenario che è poi finito nel dimenticat­oio. Secondo il parere di Polli, l’aggregazio­ne non è comunque da accantonar­e: «Abbiamo delle ottime collaboraz­ioni con Riva San Vitale, ma, da come risulta anche nell’ultimo consuntivo, Brusino riesce ancora a stare in piedi da sola. L’aggregazio­ne però prima o poi sarà inevitabil­e, dovremo solo decidere con chi».

Si prospetta lo status quo in Municipio

Escludendo Polli, a correre per l’esecutivo ci saranno tutti gli attuali municipali. E tra i papabili alla carica di sindaco ci sarà anche il 75enne Gianfranco Poli: «Ammiro il suo coraggio di voler star dentro tutti questi anni – continua Polli –. Sicurament­e è stato un ottimo sindaco, ma io non lo farei. Bisogna dare spazio ai giovani». Per quanto riguarda il posto vacante in Municipio, nel suo partito c’è anche il 27enne Andrea Verdaglia, il più giovane in lizza: «Lui è già attivo nella vita di paese e ha buone possibilit­à di farcela, è bello quando i giovani prendono sul serio questi impegni per la comunità. Chi ha più esperienza deve sostenere chi ne ha di meno e garantire anche a loro la possibilit­à di esprimersi». Nel futuro di Polli ci sarà più spazio per i suoi affetti, ma anche per le attività locali: «In questi ultimi anni, anche a causa di un lutto, la mia vita privata è un po’ cambiata. Ora senza questo incarico avrò più tempo da dedicare alla famiglia. Io sono una persona molto attiva, quindi all’inizio sarà dura, ma continuerò ancora per qualche tempo a far parte del gruppo ‘Ul mercaa dal lag’, ma anche qui sono pronta a farmi da parte a favore delle nuove leve».

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TI-PRESS Alla prima tornata elettorale, era stata eletta inMunicipi­o

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