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Sorpresa: ricorso ritirato contro le scuole Nord

- MA.MO.

Colpo di scena nel laborioso iter per il risanament­o globale delle scuole elementari Nord di Bellinzona. L’ex impresario edile che si era opposto alla recente decisione del Consiglio comunale di stanziare i 27 milioni richiesti dal Municipio, ha ritirato il ricorso inoltrato al Consiglio di Stato a inizio mese. In una lettera inviata giovedì all’esecutivo cittadino spiega di avere ricevuto rassicuraz­ioni dal consiglier­e comunale liberale-radicale Tiziano Zanetti su un aspetto tecnico, e cioè che “a rinforzo dell’intera struttura verranno eretti ulteriori muri portanti”. Perciò, scrive l’ex impresario, «ritengo doveroso ritirare il ricorso». Tuttavia, come fatto anche nel ricorso ora revocato, ribadisce che a suo dire il progetto presentere­bbe più punti lacunosi. Ad esempio, ritiene che non sarebbero date garanzie assolute sul fatto che verranno implementa­te tutte le misure antisismic­he che lui ritiene necessarie benché il Ticino, diversamen­te da altri cantoni, non sia considerat­o una regione particolar­mente a rischio. Inoltre “il progetto non rispetta le norme sulla polizia del fuoco. Disatteso pure il risanament­o della palestra con l’adozione del sistema Minergie”. Criticata anche l’altezza del centro extrascola­stico prevista nel sottotetto e relativa illuminazi­one, come pure il sottodimen­sionamento delle aule. A questo riguardo vale però la pena ricordare che nei documenti sin dall’inizio in possesso del Consiglio comunale è dettagliat­o il fatto che l’inseriment­o di tre pareti antisismic­he, previste anche per rafforzare la statica di pianterren­o e 1° e 2° piano, per complessiv­i 600mila franchi di spesa, giocoforza riduce la modularità di talune aule. Lo sguardo dell’ex ricorrente si rivolge poi ai progettist­i, dai quali l’ex impresario si attende un lavoro più serio. Non da ultimo ribadisce che a suo avviso il sistema meccanico di riscaldame­nto previsto non è salutare per allievi e insegnanti, e questo “per l’ostinazion­e nel non voler mettere a norma la struttura dal profilo statico” così da inserire le serpentine nei pavimenti. Infine ritiene che sempre nel centro extrascola­stico “sono palesement­e violate le norme igienico sanitarie sulla refezione per la mancanza di accessi separati e di una cucina”. La missiva si conclude con un perentorio “il Municipio si assuma la responsabi­lità dell’ennesimo disastro”.

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