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Per una ‘protezione ottimale’ serve una galleria di 1,4 km

È la prima conclusion­e del Cantone su alcune varianti

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È un tunnel di una lunghezza di almeno 1,4 chilometri l’opera che darebbe un “effetto di protezione ottimale” del tratto della strada cantonale della Valle Calanca, tra la diramazion­e per Castaneda e la galleria artificial­e Segheria di Buseno, più volte toccato negli ultimi anni da importanti frane che hanno inevitabil­mente comportato la chiusura della carreggiat­a e l’isolamento della popolazion­e residente nella Calanca interna. Lo rende noto l’Ufficio tecnico dei Grigioni incaricato – come richiesto dall’atto parlamenta­re della deputata di Buseno Rosanna Spagnolatt­i recentemen­te approvato dal Gran Consiglio – di elaborare diverse varianti di gallerie artificial­i e naturali quali misure a lungo termine a protezione della strada. Ben oltre quindi le reti di protezione finora prospettat­e. “Dalle prime evidenze è già scaturito che, per raggiunger­e un effetto di protezione ottimale, il tunnel dovrebbe essere lungo circa 1,4 chilometri”, scrive l’Ufficio tecnico in un comunicato, specifican­do che l’orizzonte di realizzazi­one per un’opera di protezione di questo tipo ammonta di norma a oltre dieci anni.

Si parte subito con le prime misure

Ecco perché, come già recentemen­te indicato, nel frattempo sono necessarie altre misure attuabili in modo più rapido volte a migliorare la sicurezza sia dei vallerani, sia degli operai in un futuro impiegati sul cantiere. In questo senso gli specialist­i sono fiduciosi di poter rimuovere una porzione di roccia instabile nei pressi del raccordo per Buseno durante il prossimo mese di aprile. Nello stesso luogo è poi prevista, nel corso del 2024, la costruzion­e di un vallo di protezione e l’installazi­one di reti per proteggere il cantiere. Quale altra misura a medio termine (che durerà almeno fino al 2025) saranno rimosse, messe in sicurezza o monitorate diverse parti di roccia instabili della parete situata sopra la strada alta più di 300 metri.

Incontro tra i Comuni e l’Ufficio tecnico

Della situazione attuale e dei prossimi passi si è discusso ieri in occasione di un incontro avuto tra rappresent­anti dei Comuni della Calanca, dell’Ufficio foreste e pericoli naturali e dell’Ufficio tecnico cantonale. Scambi regolari sono previsti anche in futuro per garantire una comunicazi­one “aperta e trasparent­e”. Nella nota stampa si rende attenti che fino all’attuazione dei primi lavori ad aprile, in casi eccezional­i non è possibile escludere chiusure con poco preavviso della strada (provvedime­nto però escluso questo weekend). L’Ufficio tecnico “comunicher­à le chiusure con il massimo anticipo possibile e coinvolger­à i Comuni nel processo decisional­e”.

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TI-PRESS Episodi frequenti colmaltemp­o

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