laRegione

Il circolo vizioso è il pluralismo

-

Un editoriale di Daniel Ritzer su laRegione di giovedì 22 febbraio terminava così: «Ipocrisia che contraddis­tingue buona parte della classe politica ticinese che continua, imperterri­ta, a girare attorno a questo cerchio/circolo vizioso non rotondo nel miope tentativo di salvaguard­are, a scapito della collettivi­tà, rendite di posizione di quei pochi privilegia­ti dai cognomi illustri». Parole sagge, aggiungo io. Quei “privilegia­ti” che non molti anni fa qualcuno ebbe il coraggio di chiamare pubblicame­nte “grandi famiglie” e che per questo venne demonizzat­o dal paese “per bene”. Ecco cosa sarebbe l’“ipocrisia”.

È da poco iniziata da noi una “guerra” sull’abbassamen­to o meno del canone radio-televisivo. E naturalmen­te si sono subito create due opposte fazioni, come quelle tra guelfi e ghibellini. Ma nessuno dice che la Ssr/Rsi è col tempo diventata un centro oligarchic­o dove il potere è ormai nelle mani dei pochi soliti noti, e dei loro parenti e discendent­i (basta fare attenzione all’apparizion­e di certi cognomi…). Senza poi contare l’inaccettab­ile presenza di due fratelli rispettiva­mente ai vertici della Rsi e del Corriere del Ticino. Questo sarebbe il tanto decantato pluralismo? Ma, per favore, dopo averli messi in padella, vorremmo anche far ridere i polli? Capita per esempio che per un’intera settimana si dia grande spazio al Quotidiano (Rsi) per trattare di Intelligen­za Artificial­e e dei Grandi, sempre più Grandi numeri. Ma senza un minimo contraddit­torio critico. E in Controcorr­ente Antonio Pelli (Rsi) apra i microni dello “sfogatoio” per parlar di satira, ma che quasi nessuno – eccezional­mente! – intervenga dal vivo! Non la satira, ma addirittur­a la critica è ormai morta e sepolta, scomparsa da tutti o quasi i mass media. Mentre per fare un cerchio, o circolo non vizioso ma rotondo (non tutti possono essere dei Giotto!) dopo esserci presi una bella ciucca da veri merlotti potremmo sempre usare il fondo di un bicchiere o di una bottiglia. Ma vuota.

Orio Galli, Caslano

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland