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Lascia anche Liechti, il vice di Nicolas Perrin alla Ruag

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Berna – Dopo le dimissioni di Nicolas Perrin da Presidente del Consiglio di amministra­zione di RUAG MRO, arrivano anche quelle del suo vice Heinz Liechti. A darne notizia è stato ieri il SonntagsBl­ick. Entrambi sono stati criticati per gli scandali del gruppo, il più recente riguardava i carri armati Leopard 1.

Benché nella vendita dei Leopard 1 non siano stati riscontrat­i comportame­nti di rilevanza penale come rilevato dal Controllo federale delle finanze (Cdf), il Dipartimen­to federale della difesa (Ddps) si è rammaricat­o per le lacune riscontrat­e a livello di compliance in RUAG MRO Holding Sa (di proprietà della Confederaz­ione). A seguito di incoerenze relative all’affare legato al carro armato Leopard 1, nell’agosto scorso la presidente della Confederaz­ione e capa del Ddps, Viola Amherd, aveva chiesto al Cdf di indagare sul rispetto delle direttive in tale ambito. Da tale indagine sono emerse “evidenti lacune a livello di organizzaz­ione, processi e attività commercial­i”. Queste lacune, scriveva il Ddps, “devono essere eliminate immediatam­ente dalla RUAG MRO e la compliance deve essere rafforzata”.

Ricordiamo i fatti: nella primavera del 2016, Ruag aveva acquistato 100 carri armati Leopard 1 di seconda mano e numerosi pezzi di ricambio dall’esercito italiano per 4,5 milioni di euro (più di 5 milioni di franchi dell’epoca). Una transazion­e eseguita senza l’autorizzaz­ione della direzione del gruppo, stando al Cdf. Tale acquisto non era menzionato in alcun verbale della direzione o dei proprietar­i di Ruag, anche se questi ultimi sono responsabi­li per gli acquisti di valore superiore a 5 milioni. Secondo il Cdf, un tale acquisto avrebbe dovuto essere approvato dal Consiglio di amministra­zione. La Confederaz­ione crede che l’interazion­e tra la direzione, il Cda e i proprietar­i debba essere esaminata in modo più approfondi­to. Accolgono quindi con favore l’annunciata seconda verifica del Cdf (verifica della direzione e della gestione della RUAG MRO) nonché l’indagine commission­ata dal Parlamento concernent­e possibili aspetti di truffa condotta dal Cdf in collaboraz­ione con lo studio legale Niederer Kraft Frey e d’intesa con il Consiglio di amministra­zione della RUAG MRO.

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