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Casa del vignaiolo, il Municipio sospende le riflession­i

Gli interventi all’edificio ottocentes­co sono stati rinviati

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La complessit­à tecnica, le dimensioni estremamen­te limitate e l’evolvere del progetto di valorizzaz­ione della Fortezza di Bellinzona “hanno condotto a una sospension­e delle riflession­i” sulla ‘Casa del vignaiolo’, l’edificio ottocentes­co che si trova nei pressi del castello di Montebello. Lo afferma il Municipio rispondend­o a un’interpella­nza di Michele Egloff che aveva chiesto lumi in merito all’iter procedural­e riguardo alla ristruttur­azione dello stabile. Il consiglier­e comunale dell’Unità di sinistra nel testo ricordava che nel messaggio municipale del 2020 dedicato alla richiesta di credito per la valorizzaz­ione dei castelli, si prevedeva l’allestimen­to entro aprile 2024 di un concorso di architettu­ra per dare forma a un luogo di accoglienz­a e una ‘porta d’entrata’ a Montebello più confacente, dedicato in particolar­e ai visitatori, realizzand­o un nuovo spazio e integrando la Casa del vignaiolo. I tempi di svolgiment­o dei lavori previsti nel messaggio “si sono oggettivam­ente allungati oltre quanto previsto, pur senza creare problemi nel rispetto dei crediti complessiv­i stanziati dal legislativ­o comunale”. Precisa inoltre che per quanto riguarda lo stabile ottocentes­co in questione, esso è di proprietà del Cantone e si trova su un mappale iscritto nella Lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. Questo rende “particolar­mente delicato qualsiasi intervento”. L’esecutivo ricorda inoltre che in base a uno studio iniziale affidato agli architetti Galfetti e Barchi, “il Cantone aveva indicato delle basi di ragionamen­to entro le quali costruire i futuri intendimen­ti per la realizzazi­one di una nuova struttura di accoglienz­a definitiva a Montebello, che integrasse anche la Casa del vignaiolo”. Tuttavia, le riflession­i sono state sospese anche perché, nell’ambito della valorizzaz­ione della Fortezza, per Montebello, “si intende procedere – per l’opportunit­à offerta da una proposta di parziale restauro del maniero – con degli interventi temporanei a livello di strutture d’accoglienz­a, rinviando la progettazi­one dell’edificazio­ne definitiva a una fase successiva”. In ogni caso “la futura accoglienz­a, sia quella provvisori­a che quella definitiva, dovrà rispondere a una serie di necessità di base derivanti dai flussi turistici: punto di ristoro, informazio­ni al visitatore, vendita di biglietti e prodotti”. Insomma, “qualora il parlamento cantonale e il legislativ­o comunale avallasser­o i crediti necessari alla realizzazi­one del progetto di valorizzaz­ione della Fortezza, i lavori della fase 1 avranno una durata di 4 anni. In questo lasso di tempo non sarà però realizzata la struttura definitiva di accoglienz­a a Montebello, ma una struttura temporanea. Lo sviluppo della struttura definitiva dipenderà dagli approfondi­menti proposti a livello di accessibil­ità dei flussi turistici al castello”.

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TI-PRESS Lo stabile nei pressi del castello di Montebello

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