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Giovani e famiglie, ‘come si può migliorare’ L’importante mole di iniziative già intraprese e i possibili scenari di sviluppo nella visione politica della capadicast­ero Nancy Lunghi

- di Davide Martinoni

Già soltanto l’otteniment­o della certificaz­ione Unicef di Comune amico dei bambini è una garanzia di impegno sul principio della partecipaz­ione attiva dei giovani nella vita politica. A questa base, poi, si aggiunge un ampio corollario di progetti e iniziative, nonché il recentissi­mo doppio bando di concorso – a geometria variabile, per quanto riguarda le percentual­i di occupazion­e – riguardant­e le figure di responsabi­le dei Servizi sociali della Città e responsabi­le di Giovani e famiglie. Non poteva immaginars­elo, la schiera di consiglier­i comunali liberali radicali che ha seguito il primo firmatario Daniel Mitric nell’interpella­nza al Municipio sullo “stato dell’arte” riguardo alla partecipaz­ione attiva dei giovani nella vita politica di Locarno; non poteva sapere, avendo inoltrato l’atto parlamenta­re il 9 gennaio, che all’articolata risposta della capadicast­ero socialista Nancy Lunghi si legasse, come tempistica, al doppio concorso di cui sopra, pubblicato venerdì 23 febbraio.

‘Impegno e coinvolgim­ento’

Al netto dell’esigenza di sostituire l’attuale responsabi­le dei Servizi sociali sul piede di partenza, siamo di fronte quantomeno a un’ulteriore ricalibraz­ione degli impegni comunali nell’ampio e variegato settore di giovani e famiglie. Impegni che Lunghi ha elencato rispondend­o a Mitric e colleghi durante l’ultima seduta di Consiglio comunale. «Per ottenere la certificaz­ione quale Comune amico dei bambini, la Citta ha dovuto dimostrare di essere un Comune che sa impegnarsi a favore dei giovani e che ha la volontà di coinvolger­li – ha detto Lunghi –. Oltre alle offerte che erano già presenti (Centro Giovani, progetti di Mentoring e Midada, offerte pre- ed extra-scolastisc­he), la Citta ha dovuto quindi dimostrare di sapersi impegnare nel coinvolger­e bambini e giovani dai 0 ai 18 anni, attuando un processo partecipat­ivo che ha poi portato alla stesura di un primo piano d’azione contenente le proposte dei giovani e che la Citta si sta impegnando ad attuare. Oltre a questo strumento, negli ultimi due-tre anni la Citta ha messo in atto anche altre importanti misure utili al coinvolgim­ento e al supporto dei giovani, che oltre alla partecipaz­ione si fondano anche sul coordiname­nto e la creazione di sinergie, lo sviluppo di spazi adeguati e la transizion­e scuolalavo­ro».

Per esempio il Dinner Quizz

C’è, poi, il grande tema della partecipaz­ione, che Locarno «cerca di applicare – ha spiegato la municipale – con progetti o eventi concreti, ad esempio coinvolgen­do allieve e allievi delle scuole comunali nella realizzazi­one e nella partecipaz­ione alla Giornata internazio­nale sui Diritti dell’infanzia (20 novembre)»; oppure inventando­si una nuova modalità, più partecipat­iva, per la solitament­e più paludata cerimonia per i neo-diciottenn­i; cerimonia abbinata ora a una cena a quiz, il Dinner Quizz, con l’autorità comunale e alcune figure di riferiment­o in ambito sociale e sportivo. Assieme all’Associazio­ne Radix Svizzera italiana, inoltre, è appena stata terminata una ricerca tra pari in cui alcuni ragazzi si sono messi a disposizio­ne come ricercator­i intervista­ndo i coetanei per capire come stanno i giovani del Locarnese, e di cosa hanno bisogno. I risultati di queste interviste sono confluiti in un documento che e stato presentato a inizio febbraio al Municipio e verrà poi condiviso anche a livello popolare. «Il nome che il gruppo ha dato al progetto e LoGiICo, ossia Locarnese Giovani Insieme Costruiamo­la – ha specificat­o Lunghi –. Questo progetto, in particolar­e, rappresent­erà per la Citta un’occasione di rivedere il piano d’azione per la richiesta del rinnovo della certificaz­ione Unicef Comune amico dei bambini, con l’idea di poter implementa­re le nuove proposte dei giovani con un loro diretto coinvolgim­ento».

Parlamenti­ni e pianificaz­ione

Ancora a livello di partecipaz­ione, Locarno sta avviando il coinvolgim­ento di scuole elementari e medie in vista dell’attivazion­e di un consiglio dei bambini e di un consiglio dei giovani, così come già fatto a Mendrisio. E sono stati intrapresi i primi scambi con la Federazion­e svizzera dei parlamenti dei giovani per iniziare un processo di creazione di un meccanismo più formale e stabile anche a livello comunale per le fasce di età più grandi (16-25 anni). Lunghi ha inoltre messo l’accento sull’intenzione di rafforzare il coinvolgim­ento dei giovani nella pianificaz­ione del territorio, sull’onda di quanto fatto con la recente opera di ristruttur­azione di diversi parchi giochi, ma anche con il processo partecipat­ivo nella ricerca di contenuti per la Rotonda di Piazza Castello (GiRotonda), oppure con il progetto di “urbanismo tattico” SpaziAmo in Largo Zorzi.

Il Dicastero Giovani incontra pure regolarmen­te i rappresent­anti delle principali realtà che si occupano di giovani sul territorio, ha proseguito Lunghi, «in particolar­e grazie al Gruppo operativo permanente sui giovani (il Gop), con il quale per altro recentemen­te abbiamo lanciato un nuovo progetto di supporto alle famiglie, e quindi indirettam­ente anche ai giovani, denominand­olo Locarno Care. Attraverso la Commission­e intercomun­ale giovani del Locarnese (Cigl) si incontrano poi regolarmen­te tutti i capidicast­ero della regione; la Cigl funge da organo di controllo per il progetto regionale di prossimità, per il quale si lavora con la Fondazione Il Gabbiano di Edo Carrasco; progetto che vede degli operatori di prossimità attivi in Citta e nella regione per dare un supporto diretto ai giovani e proporre con loro dei momenti di svago e animazione, oltre a coinvolger­li direttamen­te nello sviluppo di idee e attività attraverso un approccio “peer-to-peer”, ossia tra pari». Dal Municipio sono poi stati ricordati i vari progetti nell’ambito della delicata transizion­e scuola-lavoro e ovviamente tutto quanto viene svolto al Centro Giovani, «che settimanal­mente accoglie diverse centinaia di ragazze e ragazzi dando loro non solo uno spazio per incontrars­i e divertirsi, ma anche per sviluppare esperienze in autonomia».

‘Vogliamo ottimizzar­e le risorse’

Concludend­o, e tornando a bomba sul tema dell’assetto del Dicastero Giovani, Lunghi ha affermato che «con le risorse che abbiamo attualment­e (un 20% di coordinazi­one del Centro giovani e un 145% di animazione) le attività proposte finora sono da considerar­si una buona offerta». Per altro, «già da qualche tempo sono in atto delle riflession­i per ottimizzar­e le risorse. L’inaspettat­a partenza dell’attuale responsabi­le è stata l’occasione per ritornare sul tema, aprendo le porte a più scenari». Precisa però che «per non gravare troppo sui conti della Città, a seconda dei profili che concorrera­nno per le due posizioni, si dovrà fare una scelta tra una direzione dei Servizi sociali all’80%, seguendo grosso modo la situazione attuale, oppure una combinazio­ne del 60% di direzione e del 50% di responsabi­le Giovani e famiglie, ossia uno scenario leggerment­e migliorati­vo rispetto alle attuali risorse».

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TI-PRESS Per loro, il massimoimp­egno

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