Due reti allo Zurigo, buon affare per campionato e Coppa Le reti di Vladi (su rigore) e Celar, tengono il Lugano a tre lunghezze dal San Gallo in Super League e ‘lanciano’ la sfida dei quarti di finale, mercoledì a Basilea
Dopo la sconfitta per molti versi immeritata di una settimana fa a Ginevra, il Lugano aveva assolutamente bisogno dei tre punti in palio a Cornaredo contro lo Zurigo. E quella ottenuta dai bianconeri è stata una vittoria convincente, a capo di una prestazione di spessore, sicuramente tra le più azzeccate di questo 2024. Il viatico migliore in vista dell’attesissima trasferta di mercoledì a Basilea per i quarti di Coppa Svizzera.
La testa fin dal primo minuto
Gli uomini di Croci-Torti non hanno concesso che le briciole a uno Zurigo contro il quale in stagione non erano mai riusciti a segnare (due volte 0-3), aggredito in maniera asfissiante sin dal primo minuto, da parte di una squadra per una volta entrata in campo con determinazione e concentrazione. Le reti di Vladi (su rigore) e Celar (al decimo centro stagionale, nonostante spesso si attiri i mugugni dei tifosi) non sono che la conseguenza della prestazione collettiva di un gruppo conscio dell’importanza della posta in gioco e per nulla intenzionato a rinunciare né a un posto tra le prime sei, né a inserirsi nella lotta per una terza piazza che, ora come ora, dista appena tre punti (come del resto la settima posizione occupata dal Winterthur, a dimostrazione di quanto equilibrio regni in Super League).
Turnover necessario
In considerazione dell’impegno di mercoledì e del fatto che il Basilea avrà avuto un giorno in più di riposo, il tecnico bianconero non ha esitato a mettere mano al turnover, lasciando ad esempio in panchina Sabbatini e Celar (mentre Hajrizi, infortunato dell’ultima ora, è finito fuori dal foglio partita). E chi ha preso il loro posto lo ha fatto con la giusta mentalità... «Purtroppo, la programmazione della Sfl è quella che è – afferma Mattia Croci-Torti – e ci troveremo ad affrontare il Basilea senza poter preparare la sfida nei termini dovuti, in quanto negli allenamenti di lunedì e martedì dovrò in primo luogo pensare al recupero dei ragazzi. Dispiace, perché la Lega avrebbe potuto fare in modo di garantire alle squadre impegnate nei quarti di finale gli stessi giorni di recupero. Per quanto riguarda la partita odierna, dovevamo reagire dopo la sconfitta di Ginevra, così da rispondere ai risultati positivi ottenuti sabato dalle nostre dirette concorrenti. E lo abbiamo fatto fin dal primo minuto, mostrando più voglia e più fame rispetto allo Zurigo. Oltre all’aspetto mentale, i miei ci hanno messo anche la sagacia tattica, con una prestazione di spessore che non ha lasciato spazio all’avversario. E ci voleva, perché tutti sappiamo quanto ci stia a cuore la sfida di mercoledì e non c’è miglior modo per approcciarla di una vittoria convincente e di qualità come quella ottenuta questo pomeriggio».
Due reti sono ancora poche...
In effetti, il Lugano ha tenuto saldamente in mano le redini della sfida per tutti i 90’. A voler essere pignoli, il 2-0 finale sta pure stretto ai padroni di casa, vuoi per la mole di lavoro svolta, vuoi per le occasioni create, alle quali è spesso mancato soltanto l’ultimo passaggio. Ma se è vero che le vittorie si costruiscono partendo dalla difesa, i bianconeri sono stati praticamente perfetti propri davanti a Saipi. Al di là di un paio di conclusioni da lontano e di una mancata deviazione sottoporta da parte di Marchesano (72’), lo Zurigo si è dovuto accontentare del ruolo mai appagante di comparsa.
È vero che il gol del vantaggio – molto importante per indirizzare la sfida sul binario giusto – è nato da un errore in costruzione del portiere zurighese Brecher (il susseguente fallo ai danni di Bottani è stato trasformato dagli undici metri da Vladi), ma già in quel momento era netta la sensazione di un Lugano padrone della situazione. E questo, nonostante l’ennesimo colpo gobbo di una Dea bendata che questa volta ha lasciato cadere la sua mannaia su Bislimi, fuori dopo appena 14’ per una distorsione alla caviglia provocata da un fallo di Marchesano. E per la trasferta di domenica a Lucerna mancheranno pure Belhadj e Mahou, entrambi ammoniti e costretti a un turno di squalifica. Insomma, la coperta continua a essere corta, ma ancora una volta Croci-Torti ha avuto la conferma di poter contare anche su chi si deve spesso accomodare in panchina.