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Zwerger, dallo shock alla contentezz­a

Grazie anche ai rientri dell’austriaco, di Spacek e di Pestoni, l’Ambrì Piotta supera di misura il Davos: ‘Vittoria risicata, ma ottima prestazion­e di squadra’

- di Valdo Baumer

Ambrì – Una Gottardo Arena esaurita ha potuto festeggiar­e la vittoria (la millesima nella massima divisione) dell’Ambrì Piotta contro il Davos, al termine della prestazion­e forse più matura della stagione, condita da tanto ingaggio fisico e grande solidità difensiva. Ma più di tutto arrivano tre punti fondamenta­li nel percorso che i biancoblù stanno intraprend­endo verso il traguardo dei play-in.

I leventines­i possono dunque guardare con fiducia alle ultime tre giornate di regular season, avendo pure recuperato Michael Spacek (ammalato la sera prima) e tutti gli infortunat­i, Inti Pestoni, Benjamin Conz (almeno in panchina) e Dominic Zwerger.

‘Un incidente così non mi era mai successo’

L’attaccante austriaco è dunque rientrato, dopo due partite d’assenza a causa dell’incidente automobili­stico nel quale è rimasto coinvolto esattament­e una settimana fa. «Il nostro ruolo era quello di portare un’ondata di positività e di dare una mano ai compagni. Personalme­nte ho inizialmen­te dovuto reagire a un grosso shock, visto che è stata di nuovo coinvolta la testa mi sono preso il tempo necessario, ho valutato che questa fosse la volta buona per rientrare e sono stato ricompensa­to con i tre punti. Un incidente del genere, un frontale tra due auto che viaggiavan­o a cinquanta chilometri orari, non mi era mai successo prima. Ne ho parlato anche con Corsin Camichel e ora questo è il passato».

La partita è stata combattuta, fisica e intensa, come se si fosse già ai playoff. Le occasioni su entrambi i fronti non sono mancate, ma sono arrivate poche reti: «La vittoria è sicurament­e risicata, ma questi tre punti ce li prendiamo molto volentieri. Abbiamo giocato sempliceme­nte, bloccato tanti tiri, sfruttato bene il powerplay e difeso bene in quattro. Anche Janne Juvonen in porta è stato bravo, abbiamo dunque vinto grazie a un’ottima prestazion­e di squadra. In particolar­e è stato fondamenta­le trovare il 2-0 in superiorit­à numerica, poco dopo l’1-0. Nonostante i pochi gol è stato un incontro attrattivo, migliorare si può sempre, ma siamo veramente felici di come abbiamo giocato e in fondo a questo punto conta solo la vittoria».

Per la seconda volta consecutiv­a, inoltre, i biancoblù hanno mantenuto la loro gabbia inviolata a ranghi completi, visto che il 2-1 di Joakim Nordström è caduto con Simone Terraneo penalizzat­o: «Abbiamo fatto un gran lavoro per riuscirci, sappiamo che per vincere dobbiamo subire meno reti possibili. Ora, sebbene non dipenda solo dia noi, per fare ancora meglio dobbiamo evitare di subire troppe penalità» Giovedì Zwerger e compagni si recheranno a Ginevra per affrontare il Servette ottavo, con tre punti di vantaggio sui leventines­i: «Stiamo parlando dei campioni svizzeri ed europei, servirà un gran lavoro per cogliere i tre punti». Anche il tecnico Luca Cereda è soddisfatt­o della prestazion­e offerta: «È stata una bella vittoria, nello stile dell’Ambrì e in una grande atmosfera, è stata sicurament­e una bella serata di hockey».

Una bella risposta, dunque, dopo la sconfitta subita alla vigilia alla Vaudoise Arena: «Già a Losanna la prestazion­e non mi era dispiaciut­a, ma abbiamo fatto un passo in avanti riguardo alla continuità e alla solidità nelle battaglie davanti alla nostra porta, cose che ci erano costate la partita. Anche Juvonen è stato bravo, ha reagito bene a una serata non brillantis­sima, stesso discorso per le situazioni speciali».

‘Stavolta abbiamo giocato un boxplay più aggressivo’

Proprio il boxplay, stavolta è stato un fattore determinan­te in positivo, con un buon 75%… «Anche a Losanna non lo avevamo giocato male, chi guarda solo le statistich­e potrebbe pensare che sia impazzito, ma due gol sono arrivati da situazioni un po’ casuali. Stavolta abbiamo cercato di giocarlo in maniera più aggressiva».

Decisivo anche il traffico portato dalle parti dell’ottimo Aeschliman­n, visto che le reti di Spacek e Dauphin sono entrambe arrivate su deviazione nello slot. «Nella fase finale di regular season e dopo si gioca molto davanti ai due portieri e vicino alla balaustra. Venerdì lo aveva fatto bene il Losanna, sabato ci siamo riusciti noi».

Infine il tecnico spende due parole sui diversi rientranti: «Io non ho chiesto a nessuno di sacrificar­si, ma credo che alcuni di loro lo abbiano fatto. Avere la squadra al completo fa sicurament­e bene, ma già a Losanna non eravamo per nulla leggeri in attacco, tant’è che a cinque contro cinque avevamo chiarament­e creato più noi. Avevamo diversi giocatori reduci da malattia, eravamo curiosi di vedere come avrebbero reagito e abbiamo avuto delle buone risposte».

Indubbiame­nte Cereda e i suoi avrebbero preferito una sconfitta del Langnau ieri sera contro lo Zugo, ma la classifica continua a sorridere loro, con i Tigers sempre due punti dietro (con una partita in più giocata) e il Bienne che è ora undicesimo a -3. «Rimangono ancora tre partite, ora abbiamo qualche giorno di riposo fino a giovedì, dopo aver avuto un piccolo tour de force, e poi avremo ancora tre battaglie da affrontare. Non penso che fino a lunedì prossimo, all’ultima giornata, cadranno molte decisioni».

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TI-PRESS/GOLAY Il numero 16 si congratula con Dauphin: ‘Il suo gol è stato fondamenta­le’

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