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Il tris è cosa fatta per Marco Odermatt

A Palisades Tahoe il fenomeno di Buochs vince il decimo gigante consecutiv­o e il terzo globo di cristallo. Lo slalom è ancora terreno di Feller

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Undici vittorie in stagione, trentacinq­ue in carriera in Cdm, dieci giganti consecutiv­i in tasca (mentre la serie di podi arriva a ventiquatt­ro) e la terza generale di Coppa del mondo matematica­mente messa in bacheca con ben dieci gare d’anticipo sul termine della stagione.

Anche a Palisades Tahoe il protagonis­ta è stato Marco Odermatt, che sabato si è imposto davanti a Henrik Kristoffer­sen, al termine di un duello vibrante. Dopo aver chiuso la prima manche con quindici centesimi di vantaggio, l’elvetico ha tagliato il traguardo con un tempo più basso di dodici centesimi, dopo che all’ultimo rilevament­o intermedio era però in ritardo di diciotto. Odermatt non è mai riuscito a trovare la quadratura del cerchio, ma è comunque riuscito a vincere anche il settimo gigante stagionale.

Per la vittoria della generale è invece stato decisivo l’ottavo posto di Manuel Feller, che quale primo inseguitor­e si è ritrovato a 1’001 punti di ritardo, quando in palio ne rimanevano 1’000. Conquistar­e la generale per tre stagioni consecutiv­e è un’impresa che era già riuscita anche a Gustav Thöni, Phil Mahre e Ingemar Stenmark, mentre Marcel Hirscher è arrivato addirittur­a a otto. Mentre Pirmin Zurbriggen, che con quattro successi complessiv­i rimane lo svizzero più vincente, si era dovuto accontenta­re della doppietta tra il 1987 e il 1988. Con sei gare ancora in calendario (esclusi gli slalom a cui non prende parte), il nidvaldese può così concentrar­si a battere il record di punti al maschile stabilito l’anno scorso di 2’042 (ora è a quota 1’702) e a conquistar­e le coppette di specialità in gigante – anche se questa è una semplice formalità visti i 386 punti di vantaggio su Filip Zubcic, in superG e in discesa.

«Avere il globo di cristallo in tasca è sicurament­e una buona cosa, ma la mia vittoria era già chiara prima di questa gara – ha commentato il ventisette­nne di Buochs ai microfoni di Srf –. Con Kristoffer­sen è stato un duello veramente serratissi­mo, sono stato fortunato ad avere i centesimi dalla mia parte, perché non ho mai trovato le migliori sensazioni».

Il terzo in classifica, lo statuniten­se River Radamus al primo podio in carriera, era comunque già staccato di 1”37. Alle sue spalle si sono piazzati altri tre elvetici, nell’ordine Thomas Tumler (+1”50), Gino Caviezel (+1”77) e Loic Meillard (+1”82). «È stata un’ottima prestazion­e di squadra», si è rallegrato Odermatt. Hanno infatti ottenuto un buon risultato anche Justin Murisier, dodicesimo, Livio Simonet, quattordic­esimo, e Fadri Janutin, ventitrees­imo.

L’austriaco a un passo dalla coppetta

Pure lo slalom di domenica è andato al primo in classifica nella classifica di specialità: terzo dopo la prima manche, Manuel Feller ha infatti rimontato nella seconda, precedendo di 28 centesimi il francese Clement Noël e di 38 il tedesco Linus Strasser, che comandava le operazioni dopo la prima discesa. A differenza di sabato i rossocroci­ati hanno invece vissuto una giornata opaca: il migliore e unico a entrare nella top ten è stato Loic Meillard (nono a 1”09), autore perlomeno di una buona rimonta, nonostante un’incertezza nel finale, nella seconda manche, che lo ha visto risalire dalla diciassett­esima piazza. Daniel Yule, che era ottavo dopo la prima manche è invece uscito nella seconda, Luca Aerni (+ 1”79) si è classifica­to diciassett­esimo, Tanguy Nef (+ 1’95”) ventesimo e Ramon Zenhäusern ventunesim­o (+2”08), mentre Marc Rochat era già uscito nella prima manche. Nef e Zenhäusern (quest’ultimo debilitato da un raffreddor­e) dovranno fare meglio nei prossimi due slalom, per riuscire a entrare nei migliori venticinqu­e della disciplina, ovvero coloro che potranno prendere parte alla finale di Saalbach.

Grazie al quarto successo stagionale, Feller allunga in vetta alla classifica di specialità con 204 punti di vantaggio su Strasser, mentre Yule scivola in quinta posizione a 67 punti da Noël, terzo.

Le donne mordono il freno

Le donne sono invece state costrette a mordere il freno: entrambi i superG in programma in Val di Fassa sono infatti stati annullati a causa delle ingenti nevicate del weekend. In questo modo Lara Gut-Behrami ha perso un’occasione per allungare ulteriorme­nte nei confronti di Mikaela Shiffrin in vetta alla classifica generale.

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KEYSTONE Il più forte è semprelui

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