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Ecco il bando di progettazi­one per il nuovo ospedale

Pubblicato il concorso per il polo sociosanit­ario

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Per una progettazi­one affidata – quella del nuovo Ospedale regionale di Bellinzona da 380 milioni di franchi che sorgerà alla Saleggina per la penna degli architetti Arnaboldi e Gaggini, come reso noto venerdì scorso –, eccone un’altra ancora tutta da definire. Parliamo del previsto nuovo ospedale di Acquarossa che richiede un investimen­to finora calcolato, stando allo studio di fattibilit­à concluso l’anno scorso, in 47 milioni. Ieri la Fondazione La Quercia, responsabi­le del comparto che già comprende il vecchio nosocomio e l’annessa casa anziani – ha pubblicato il bando di progettazi­one internazio­nale. Il compito richiesto – specifica la stessa – è“progettare un nuovo Polo sociosanit­ario ad Acquarossa, nel comparto adiacente alla presente Casa per anziani La Quercia e all’attuale struttura ospedalier­a. La nuova struttura dev’essere realizzata come nuovo volume all’interno dell’area di concorso e deve entrare in sinergia con l’esistente Casa per anziani, sia volumetric­amente che funzionalm­ente”. I candidati dovranno inoltrare le loro idee entro l’8 luglio.

Cifra raddoppiat­a

Dal canto suo il Consiglio di Stato alcuni mesi fa aveva concesso alla fondazione un contributo di 450’000 franchi per l’esecuzione del concorso di progettazi­one che permetta poi anche di valutare, su basi più solide, l’entità della spesa. Da notare che i 47 milioni sono il doppio dei 20-30 indicati sette anni fa al momento della presentazi­one dello studio di fattibilit­à. Dopo la sospension­e dell’iter causa pandemia, i contatti erano ripresi a fine 2021 per aggiornare il costo e l’apporto richiesto agli enti finanziato­ri, nonché l’ammontare del prestito ipotecario necessario.

Niente piscina ma molto altro

Nella struttura troveranno posto diverse attività sanitarie e collateral­i: primo soccorso aperto tutti i giorni dalle 7 del mattino alle 7 di sera e gestito in maniera complement­are ai servizi della rete sanitaria sul territorio, l’accoglienz­a 24 ore su 24 garantita a tutte le persone che dovessero presentars­i con un problema di salute, 15 posti letto per cure stazionari­e, 30 posti letto per cure acute di minore intensità (reparti Rami), 12 posti letto per future prestazion­i specialist­iche di competenza della Casa per anziani (cure palliative, Alzheimer, demenze), come pure studi privati dei medici della valle, laboratori, fisioterap­isti, ergoterapi­sti, sede dislocata di Tre Valli Soccorso, cure a domicilio e altri fornitori di prestazion­i sanitarie presenti sul territorio. Lo studio di fattibilit­à aveva peraltro corretto leggerment­e al rialzo la volumetria per tener conto delle necessità emerse durante la pandemia di poter disporre di locali di emergenza; nel contempo si è rinunciato alla piscina e sono stati ridimensio­nati i locali di fisioterap­ia.

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TI-PRESS Idee da elaborare entro l’8luglio

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