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‘Dedicare una piazza a Maria Amadini’

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Dedicare una piazza di Bellinzona alla cantante lirica e insegnante Maria Amadini (1919-2004). È la proposta della consiglier­a comunale Rosalia Sansossio-Cippà (Unità di sinistra), che nella sua mozione sottolinea come quest’anno ricorra “il ventesimo anniversar­io della morte di questa grande artista e concittadi­na”. Maria Amadini nacque il 22 dicembre 1919 a Bellinzona dove frequentò le scuole, si diplomò sarta e iniziò a lavorare. Grande appassiona­ta di canto, si fece conoscere in un concerto memorabile nella palestra di Bellinzona durante il periodo bellico. Direttore era Vittore Veneziani, ebreo rifugiato in Svizzera e direttore del Teatro della Scala, che dopo la guerra portò Amadini a Milano. Iniziò così la sua avventura di otto anni alla Scala, partecipan­do ai più importanti spettacoli e accanto ai nomi più prestigios­i della lirica del tempo, da Maria Callas a Mario Del Monaco. Fu una delle poche cantanti liriche ticinesi ad avere una carriera internazio­nale. Dopo gli anni 40 iniziò la sua collaboraz­ione con la radio della Svizzera italiana e la radio orchestra. Terminata la sua carriera concertist­ica negli anni 50, “si ristabilì nella sua amata Bellinzona dove si dedicò con grande passione e amore all’insegnamen­to del canto agli allievi delle scuole elementari”. È ricordata dai suoi concittadi­ni ed ex allievi anche per essere stata la promotrice del corteo dei bambini al Carnevale cittadino. “Maria – scrive Sansossio-Cippà nella sua mozione – abitava a Pratocaras­so, in via Gesero, dove tutti la ricordano come una donna carismatic­a, sempre gioviale, allegra, elegante. A pochi metri dalla sua casa, agli incroci di via ai Mulini, via Al Ramone e via Motto di Mornera c’è una bellissima piazza, un tempo centro a tutti gli effetti del quartiere Stalingrad­o, una delle prime urbanizzaz­ioni della città, che è tuttora senza un nome”. È questa piazza che la consiglier­a comunale chiede al Municipio di dedicare ad Amadini e di onorarla con una targa commemorat­iva.

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