La Lega di Losone: ‘Con Locarno? Anche no’
“La Lega è contraria a un’aggregazione con Locarno, soprattutto se calata dall’alto. Una tale aggregazione trasferirebbe a Losone i problemi di Locarno: politica giovanile fallimentare e Polizia comunale in perdita di fiducia e di consensi”. Per la Lega dei Ticinesi di Losone lo dicono, in un’interpellanza, Michele Grünenfelder e Gianfranco Scardamaglia. Che sotto il titolo “Aggregazione con Locarno? Anche no” chiedono al Municipio cosa ne pensi di una possibile aggregazione con Locarno, e a che punto siano i contatti fra le parti. Stando alla Lega, la Città sarebbe l’unica a giovarsi di un’aggregazione, visto che “potrebbe incrementare il numero di residenze secondarie in centro (visto che Losone è ancora distante dal 20%, ndr) e qualora fosse poi necessario dezonare dei terreni, saranno quelli edificabili (ma non ancora edificati) a Losone i primi a essere toccati”. I due leghisti sostengono poi che sulla sponda sinistra della Maggia molte persone “hanno già capito che non è nel loro interesse farsi fagocitare da Locarno, che è giunta a saturazione e vuole risolvere i suoi problemi di crescita. A Muralto, Minusio e Lavertezzo una buona parte della popolazione si è detta contraria a un’aggregazione con Locarno”. Secondo gli autori dell’interpellanza, la via dell’aggregazione può essere percorsa a Losone solo dai politici che non hanno visioni per lo sviluppo di Losone quale Comune forte nella regione.
Per essere uniti come comunità, nota la Lega, “non è necessario essere aggregati. Siamo chiamati a lavorare per il bene di tutti nella ‘grande città’ Ticino in cui viviamo. Lo possiamo fare nel rispetto dell’autonomia di ogni Comune, privilegiando la via delle collaborazioni”. Inoltre, in una nota che accompagna il testo dell’interpellanza, Grünenfelder e Scardamaglia sostengono che “l’aggregazione deve essere un’esigenza sentita innanzitutto dalla popolazione e non l’espressione della volontà di qualche politico che vuole ampliare il proprio raggio di influenza.