Nebiopoli con giovani meno litigiosi
Il Carnevale, come dimostra ‘La Castello bene’ è una festa dove lo scopo principale deve essere la goliardia e lo scherno messo in scena da costumi o carri. Negli ultimi anni la tendenza era quella di una festa nella quale dare libero sfogo soprattutto alla violenza. Ma stando a quanto hanno riferito i responsabili di queste manifestazioni, il cattivo andazzo sta via via diminuendo. Il Carnevale Nebiopoli lo conferma “con piacere” in un comunicato nel quale sottolinea che “le diffide emanate sono meno gravi rispetto al passato e in termini percentuali sono in diminuzione rispetto al passato”. Già nel 2022 l’atteggiamento irruento di molti giovani è calato: “Durante gli eventi serali con i giovanissimi, è emerso un atteggiamento meno sfidante nei confronti dell’autorità”. Inoltre “i casi trattati all’interno dell’infermeria erano in passato spesso legati a ferimenti dovuti a persone ‘venute alle mani’. Nel corso delle ultime edizioni questo genere di trattamenti si è quasi azzerato, segno che sicuramente la compagnia di sicurezza ha operato identificando in maniera preventiva i problemi, ma anche del fatto che i giovani presenti erano più collaborativi. Vero comunque che durante l’edizione qualche caso è stato trattato ma tuttavia di minore entità rispetto al passato. Per assurdo, molti degli interventi legati alla sicurezza sono relativi a persone più adulte”.
Il Nebiopoli non è più un piccolo Carnevale: “L’evento inizia a raggiungere soglie di pubblico mai toccate e si attesta tra le 45mila e le 50mila persone”. Pertanto l’andamento di questo evento può essere una cartina al tornasole per capire come si comportano i giovani ai Carnevali: “Dopo l’edizione 2024 possiamo affermare che qualcosa sta cambiando”. E l’atteggiamento dei giovani pare essere più ragionevole: “Durante le scorse edizioni ho parlato personalmente più volte con alcuni giovani durante alcune segnalazioni in ambito della gestione dell’ordine pubblico. Mi sono sempre trovato confrontato con giovani educati e gentili che esponevano il loro punto di vista in maniera civile e comunque rispettosa – conclude il comunicato –. In passato situazioni simili venivano abbinate a comportamenti estremamente più forti”.