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Se la burrasca rimane in un bicchier d’acqua

Si procede con l’attuale struttura della polizia: Caslano ritira la disdetta da Comune polo e gli enti locali consorziat­i, per ora, accettano la ‘tregua’

- di Alfonso Reggiani

Torna limpido il cielo sopra la Polizia Malcantone Ovest. Paiono aver accettato una sorta di tregua alcuni dei Comuni convenzion­ati, dopo aver scatenato i temporali, con tanto di tuoni e fulmini. Nel frattempo, Caslano ha ritirato la propria disdetta dal ruolo di Comune polo ed è disposto a continuare la gestione del corpo strutturat­o. In seguito al recente incontro della commission­e (rappresent­ata dai Comuni di Caslano, Magliaso, Ponte Tresa, Pura, Curio, Croglio, Bedigliora, Novaggio, Monteggio, Sessa, Astano e Miglieglia), la questione è quindi rientrata.

Taiana: ‘Ora le cose funzionano bene’

Lo conferma alla ‘Regione’ il sindaco di Caslano Emilio Taiana, secondo il quale «ora le cose stanno funzionand­o bene con il nuovo comandante. Tanto che le critiche e soprattutt­o le divergenze stanno rientrando, perciò nell’ultima riunione abbiamo proposto alla commission­e di proseguire con l’attuale organizzaz­ione. La richiesta muove anche da consideraz­ioni pratiche per cui, in merito a eventuali cambiament­i, si riparlerà eventualme­nte tra un anno, dopo le elezioni comunali di Lema. Infatti, cinque enti locali convenzion­ati (Astano, Bedigliora, Curio, Miglieglia e Novaggio) sono coinvolti nel progetto di aggregazio­ne di Lema, per il quale le elezioni sono state rinviate alla primavera del prossimo anno».

‘Anche i più critici hanno accettato’

Come ha reagito la commission­e e i Municipi degli altri Comuni? «La commission­e ha accettato, quindi abbiamo scritto ai Municipi, a i quali spetta la competenza di decidere. Quasi tutti, anche i più critici (Tresa e Magliaso, ndr.), hanno risposto di essere d’accordo», risponde il sindaco di Caslano. Di conseguenz­a, resta nel cassetto pure l’opzione di sperimenta­re il modello di Polizia mista sul modello che è stato adottato come progetto pilota a Biasca? «A breve termine non è prevista», taglia corto Taiana. Aveva fatto parecchio clamore la proposta di Caslano di cedere la gestione del Corpo a un altro dei Comuni convenzion­ati. Tanto che alcuni Comuni avevano chiesto un incontro con il Dipartimen­to delle Istituzion­i, che ha raccolto l’invito organizzan­do la riunione che si è tenuta a fine ottobre dell’anno scorso.

La via d’uscita equivale allo status quo

Da parte in particolar­e di Tresa e Magliaso, si era cercata una via d’uscita e una maniera per risolvere le questioni aperte nella gestione del Corpo di polizia Malcantone Ovest, dopo che nessuno dei Comuni convenzion­ati aveva dato seguito alla richiesta formulata da Caslano di subentrare nel ruolo di Comune polo. D’altro canto, almeno in base alle consideraz­ioni rilasciate da Orio Galli, presidente dell’Associazio­ne delle polizie comunali ticinesi (Apcti) alla ‘Regione’, all’origine delle divergenze nel corpo di polizia Malcantone ovest c’era una questione prettament­e politica legata alla definizion­e di commission­e consultiva. Una questione che non si traduce in un malcontent­o nell’operato del Corpo da parte dei Comuni interessat­i, ma sempliceme­nte in una necessaria rivalutazi­one dei rapporti politici tra vicini di casa.

In seguito alla “disdetta unilateral­e” della convenzion­e da parte del Comune sede della Polizia Malcantone Ovest (Caslano), lo ricordiamo, alcuni Municipi avevano reagito affermando di voler valutare tutte le possibili opzioni esistenti, prima di determinar­si su come continuare l’attività di polizia nella regione Malcantone Ovest. Malgrado le reazioni positive all’incontro organizzat­o a Palazzo delle Orsoline, in particolar­e espresse dal Comune di Magliaso alla ‘Regione’, una soluzione che equivale allo status quo, perlomeno temporaneo, per poco più di un anno, è stata individuat­a. Insomma, le autorità locali hanno mostrato la capacità di gestire un corpo di polizia e le capacità diplomatic­he per riuscire e riconcilia­re i rapporti politici che negli ultimi anni si erano arenati e complicati.

Casus belli: la nomina del comandante

La conferma della nomina del comandante della Polizia Malcantone Ovest, nella persona di Marco Regazzoni, era stata contestata nella prima sua formulazio­ne (senza il coinvolgim­ento della commission­e) e revocata dal Municipio di Caslano. Poi, era stata riproposta, innescando altre polemiche. Tanto che, in più di un Comune, la posizione irremovibi­le di Caslano era andata di traverso e si parlava esplicitam­ente di disdire la convenzion­e. Un’opzione, questa, mai concretizz­atasi.

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TI-PRESS La sede si trova nel Comune piùgrande

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