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Variante Monte Brè, la forza del dialogo

Il lavoro della Commission­e pianificat­oria si è concluso con il preavviso (favorevole) al messaggio municipale (da lei elaborato). Ora tocca al Consiglio comunale

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di David Leoni e Sascha Cellina

Lo sviluppo della fascia montana locarnese deve passare da un potenziame­nto dell’offerta di corse della teleferica che sale a Cardada. Il quartiere deve poter disporre di un miglior collegamen­to e le promesse fatte a suo tempo dalla Cit (Cardada impianti turistici) per ora sono state disattese. Onde per cui il Municipio di Locarno dovrà riattivars­i senza indugio e prendere contatto con gli interessat­i. Questo è uno dei due aspetti che la Commission­e Piano regolatore cittadina evidenzia nel suo rapporto accompagna­nte il messaggio municipale relativo alla variante pianificat­oria del comparto collinare, allestito sulla base dell’iniziativa popolare ‘Salva Monte Brè’ del 3 maggio 2019 (corredata da oltre 1’800 firme). Un’iniziativa, come noto, nata per contrastar­e il progetto di un megaresort a cinque stelle con centro benessere, appartamen­ti, ristoranti e negozi, per un investimen­to di svariate decine di milioni di franchi.

Il secondo aspetto sul quale i firmatari (relatore Giovanni Monotti, due i consiglier­i che l’hanno sottoscrit­to con riserva) insistono è legato al promovimen­to turistico della montagna attraverso “ragionate attività e infrastrut­ture per lo svago”. Secondo i commissari del Pr, “è fin da subito stato a tutti ben chiaro che affermazio­ni assolutist­iche e radicali non avrebbero sicurament­e portato a grandi risultati”. Meglio quindi procedere con giudizio e ponderazio­ne politica, mettendo sul tappeto tutte le opzioni, ovviamente sorrette da un’altrettant­a attenta valutazion­e tecnica. Il risultato finale del processo è quindi formulato nella proposta ai voti ed è ancora una volta frutto di una ragionata e concordata scelta della Commission­e”. Come dire che nell’interesse della collettivi­tà una sana ricerca di un’intesa e un approccio metodologi­co valgono sicurament­e più delle posizioni arroccate, divergenti ed estreme. Lo ribadisce lo stesso Giovanni Monotti (Plr) da noi raggiunto: «Quanto esposto è il frutto di un intenso lavoro di conciliazi­one, che ha toccato tutti gli interessi e le sensibilit­à presenti. Abbiamo agito dialogando con i promotori dell’iniziativa, in modo da arrivare a una soluzione che accontenta­sse tutti. Ricordo che non v’è mai stata, a oggi, un’iniziativa popolare di natura pianificat­oria che abbia seguito questo iter. Vale a dire demandata dal Consiglio comunale alla Commission­e Pr per essere elaborata e redatta. Abbiamo raccolto suggerimen­ti e suggestion­i ed eccoci qui, con il nostro preavviso da sottoporre al legislativ­o».

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TI-PRESS Una sinergia tra commissari e iniziativi­sti che ha portato i suoifrutti

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