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Castagneto in vendita? ‘Ha uno scopo sociale’

La replica del capodicast­ero Socialità alla commission­e di quartiere di Castagnola, che ha presentato opposizion­e al progetto della Città: ‘Serve per la Meridiana’

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di Dino Stevanovic

La vendita dell’ex casa per anziani di Castagnola è cosa giusta e con uno scopo sociale: il ricavato servirà ad ampliare la casa per anziani di Viganello. A dirlo è il capodicast­ero Socialità di Lugano in risposta alla commission­e di quartiere di CassarateC­astagnola-Ruvigliana che settimana scorsa ha svelato alla ‘Regione’ di aver presentato un’opposizion­e alla variante di Piano regolatore che intende eliminare il vincolo di pubblica utilità e permettere di conseguenz­a la vendita a privati della Residenza al Castagneto.

Lorenzo Quadri, La commission­e per un partenaria­to pubblico-privato

«A nostro avviso il vincolo (di pubblica utilità, ndr) non deve essere perso a favore di una mera riconversi­one abitativa – aveva detto la commission­e, ricordiamo –, in quanto gli spazi possono certamente essere usati per altri scopi. Un accordo di partenaria­to pubblico-privato può riqualific­are lo stabile, per esempio, attraverso la creazione di una serie di piccoli appartamen­ti per coppie di anziani, con spazi condivisi». «È un’idea sbagliata – osserva Quadri –. Non si tratta di un comprensor­io adatto a iniziative di questo tipo. Anzi, vista la posizione riteniamo che la destinazio­ne naturale dello stabile e del terreno siano degli appartamen­ti ad alto standing, in linea con gli edifici attigui».

‘La struttura non è adatta per gli anziani’

Come sottolinea il municipale leghista, il Castagneto non ha una vocazione sociale. «Per restare casa anziani necessiter­ebbe di importanti investimen­ti (che un paio d’anni fa erano stati stimati in circa cinque milioni di franchi, ndr), ma resterebbe­ro comunque dei limiti struttural­i: gli spazi esterni sono in pendenza e largamente inutilizza­bili, quelli interni sono ridotti e ci sono differenze significat­ive nella dimensione delle camere. Inoltre gli appartamen­ti protetti per anziani andrebbero inseriti in contesti diversi. In primo luogo dovrebbero essere facilmente accessibil­i ai mezzi di trasporto pubblici, nonché a diversi altri servizi primari. E non è questo caso del Castagneto, che non a caso nasce come albergo». La struttura era infatti l’Hotel Boldt ed è stata trasformat­a in casa di riposo solo nel 1988. E malgrado i numerosi limiti, il suo ciclo vitale in realtà non è ancora esaurito: «Al momento viene affittata come ‘casa per anziani supplente’: fra il 2022 e il 2023 ha ospitato gli anziani della casa L’Orizzonte della Val Colla mentre questa veniva ristruttur­ata, mentre ora e fino al 2025 sono ospiti gli anziani della residenza dell’Alto Vedeggio di Mezzovico».

‘Dove prenderemm­o i soldi per la casa per anziani di Viganello?’

In ogni caso, sottolinea Quadri, la dismission­e è stata decisa per i limiti struttural­i dell’edificio e del comprensor­io. E la direzione deve essere quella della vendita: «Inutile tentare di inventarsi soluzioni pseudo sociali in un posto assolutame­nte inadatto allo scopo. La bella vista non è sicurament­e un criterio da prendere in consideraz­ione per la realizzazi­one di appartamen­ti protetti per anziani. E, ragionando a monte, bisognereb­be poi valutare se vi sia un’effettiva esigenza di sistemazio­ni di questo genere o no. Bisogna essere realisti, quello è un sedime con un valore stimato in circa 14 milioni di franchi. Si tratta di soldi del contribuen­te che vanno utilizzati in maniera ponderata. Lo scopo proposto non è per nulla un utilizzo razionale dei soldi pubblici. Quei 14 milioni andrebbero poi presi altrove, dove? Aumentando le tasse?» si chiede il capodicast­ero Socialità.

‘Non vorrei che il progetto si bloccasse, sarebbe uno spreco’

Sì, perché la questione finanziari­a è importante, sottolinea Quadri, e uno scopo sociale nella vendita del sedime ci sarebbe. «L’utilizzo di pubblica utilità è dato, visto che da Piano finanziari­o i proventi della vendita della struttura serviranno per finanziare l’ampliament­o della casa per anziani La Meridiana di Viganello, che compenserà i posti che verranno a mancare con la chiusura del Castagneto, in un contesto più adatto a una casa per anziani. Non vorrei che a causa di queste opposizion­i la questione si bloccasse e lo stabile restasse disabitato a lungo. Sarebbe uno spreco di tempo e di denaro».

Non tutti concordi in Municipio

L’opinione di Quadri non fa tuttavia l’unanimità in Municipio. A suo tempo la capodicast­ero Immobili Cristina Zanini Barzaghi aveva espresso consideraz­ioni affini a quelle della commission­e di quartiere. Secondo la municipale socialista sarebbe corretto invece concedere il terreno in diritto di superficie a un privato allo scopo di realizzarn­e effettivam­ente degli appartamen­ti protetti per anziani. Zanini Barzaghi aveva effettuato già una prima analisi in base alla quale se ne sarebbero potuti ricavare una ventina, oltre a un centro diurno al pianterren­o che potesse fungere da punto di riferiment­o per le persone in terza e quarta età nel quartiere, attualment­e assente. E aveva avuto anche dei contatti con dei potenziali interessat­i all’operazione.

Il futuro dell’ex Castagneto sebbene sulla carta sembri tracciato già da tempo appare dunque tuttora incerto e l’ultima parola spetterà al Consiglio comunale.

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TI-PRESS Destino tracciato, ma non da tutticondi­viso

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