laRegione

Rapinò un distributo­re, condannato ed espulso

Un anno e mezzo sospesi a carico del 36enne

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di Mirko Sebastiani

È stato condannato a una pena detentiva di 18 mesi sospesa per due anni, il cittadino italiano che il 10 giugno 2023 rapinò un distributo­re di benzina a Ponte Cremenaga, nei pressi del valico di frontiera. Lo ha deciso la Corte delle Assise correziona­li di Lugano, presieduta dal giudice nel dibattimen­to avvenuto ieri, svoltosi seguendo la forma del rito abbreviato. Oltre alla rapina, il 36enne – difeso dall’avvocato – è stato condannato per truffa e falsità in documenti, per avere, tra il 2022 e il 2023, prodotto della documentaz­ione fasulla che attestava come fosse malato di tumore, ricevendo così dall’assicurazi­one presso la quale era iscritto tramite il suo datore di lavoro oltre 4mila franchi per indennità di perdita di guadagno. Nei confronti dell’uomo è stata inoltre decisa

Marco Villa, Davide Pedrotti

l’espulsione dal territorio svizzero per un periodo di sei anni. L’inchiesta è stata condotta dal procurator­e pubblico

La mattina del 10 giugno, l’allora 35enne entrò nel benzinaio coprendosi il volto con un casco, e minacciò la commessa puntandole un taglierino alla nuca, e facendosi così consegnare il denaro contenuto nella cassa, poco più di 1’200 franchi, dandosi poi alla fuga con la propria auto raggiungen­do l’Italia. All’arresto, avvenuto il 22 giugno e al quale sono seguiti 50 giorni di carcerazio­ne preventiva, si è giunti grazie a un’intensa attività d’indagine portata avanti dalla Polizia cantonale con la collaboraz­ione della Polizia Città di Lugano, della Polizia comunale Malcantone Ovest, del Centro di cooperazio­ne di polizia e doganale di Chiasso e dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini.

Pablo Fäh.

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TI-PRESS L’uomo minacciò la commessa con uncoltello

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