Oggi c’è Lugano-Pully ‘Sfida che vale doppio’
Contro azeri e irlandesi s’è vista una Svizzera migliore rispetto al passato, ma sarebbe bene dar spazio a talenti pur alle prime armi come Isotta e Dell’Acqua
La Nazionale ha offerto una buona impressione nelle due gare valide per le prequalificazioni ai Mondiali del 2027, disputate in quattro giorni contro l’Azerbaigian in casa e poi in trasferta a Dublino contro l’lrlanda. Due vittorie che l’hanno piazzata alla testa di un girone che non ha antagoniste di peso, se pensiamo che la quarta, il Kosovo, ha perso dall’Azerbaigian. Ogni partita avrà anche la sua storia, ma è pur vero che la qualità dei singoli e della squadra sono fattori importanti.
Il coach Papatheodorou ha convocato un buon numero di giocatori, alcuni dei quali, occorre pur dirlo, il campo lo vedono col lanternino, come un Ducommun reduce da infortunio o un N’zege che ha giocato pochi minuti nelle ultime due stagioni. E se quest’ultimo si è dimostrato efficace con una doppia contro gli azeri (11 punti e 10 rimbalzi), ne ha poi messi solo 2 (e 1 rimbalzo) a Dublino. Segno evidente di scarsa condizione. Ci è parso strano che non venissero convocati sia Nicolò Isotta che gioca nell’A2 italiana, a Cividale, sia il fromboliere dei Tigers Massimiliano Dell’Acqua, giocatori che secondo noi reggono il confronto con altri giocatori schierati in una o in entrambe le partite. Sarà anche per una questione di ‘ticinesità’, ma troviamo che si debba dare spazio anche a talenti pur alle prime armi con la Nazionale maggiore, ma assidui frequentatori nelle nazionali minori. Vedremo in futuro se ci saranno cambiamenti, e se magari Martino potrà essere della partita, anche se di guardie non abbiamo carenza. Tornando al doppio confronto, sul piano individuale va sottolineato il miglioramento di Fofana, che si è dedicato molto più a far giocare la squadra anziché fare tutto da solo, forzando assurde conclusioni: nelle due gare è stato certamente più attivo di uno Zinn che non ci è parso al meglio della condizione, e contro gli azeri Solcà avrebbe potuto trovare spazio senza problemi, vista l’inconcludenza del nostro play.
Molto positive le prestazioni di Polite e Martin nell’insieme, e di Anabir nella seconda partita, con quel 5/5 dai tre punti non è usuale per nessuno. Altro aspetto positivo, al netto della pressione delle avversarie il fatto di aver perso solo 8 palloni nella prima gara e 9 nella seconda a dimostrazione che il movimento di squadra è stato più efficace rispetto alle recenti gare. A Friborgo siamo comunque stati molto carenti nel gioco dentro l’area, se pensiamo che abbiamo avuto soli 8 liberi pur avendo preso 16 rimbalzi d’attacco, realizzando però soli 10 punti su secondo tiro. Un po’ meglio è andata a Dublino con 16 rimbalzi offensivi e 14 punti su secondo tiro, e i 18 assist assegnati ai nostri colori sono testimonianza di un buon gioco del collettivo. Papatheodorou predilige il gioco degli esterni, ma contro squadre che non hanno un grande poten
Il Lugano Basket ospita stasera all’Elvetico il Pully (ore 19.30) nell’anticipo della 27esima giornata. I vodesi erano già stati sconfitti in casa loro qualche settimana fa, e per Montini l’obiettivo è quello di ripetersi, anche se il Pully è una squadra molto tosta e probabilmente recupererà anche Jamal George, 15 punti a partita per 33’ di campo col 44% al tiro. Ma i Tigers, che recuperano Warden, sono pronti: «Diciamo che la partita la stiamo preparando al meglio e il recupero diWarden magari anche con minutaggio inferiore al solito, è una bella notizia – dice coach Montini –. I vodesi sono tosti, hanno uno dei migliori stranieri, l’egiziano El Sheikh che viaggia a oltre 15 punti per partita, abilissimo in regia. Dovremo essere bravi come squadra». Soprattutto, evitando di perdere palloni come nella gara d’andata: 20 palle perse sono un’enormità. «Questo è uno degli aspetti essenziali perché non possiamo regalare conclusioni facili a una squadra che è veloce nei contropiedi: attenzione al pressing e in uscita sui blocchi in attacco e un buon lavoro in difesa sugli aiuti».
Avete sofferto non poco il ‘pick and roll’ delle avversarie: correttivi? «Stiamo lavorando anche su questo aspetto: l’aiuto sotto le plance deve essere più attento ed efficace. A volte ci perdiamo l’avversario per distrazioni che non ci devono più essere». Il traguardo dei playoff non è certamente impossibile da raggiungere, ma bisognerà evitare banali cadute. «Il Pully è un avversario diretto e quindi vincere conta doppio: nelle condizioni in cui ci siamo trovati, e in cui siamo, arrivarci sarebbe un risultato veramente positivo. Dobbiamo sfruttare al meglio il fattore campo, e contiamo sui nostri tifosi per avere energie in più».