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‘La Vedeggio-Cassarate non ha portato sollievo’

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Infine, saliamo in città alta. Dove, oggi come ieri, a dominare è il tema del traffico. «La realizzazi­one della galleria Vedeggio-Cassarate non ha portato il sollievo che a suo tempo veniva proclamato – valuta Michela Hohl Tattarlett­i, per la commission­e di quartiere di Besso –. Del resto lo si sa: più strade portano più traffico. Dopo poco tempo la via Besso è tornata a essere congestion­ata. Problema aggiuntivo: il traffico di percorrenz­a sull’autostrada confluisce in città per eludere le colonne che lì si formano, bloccando a sua volta le vie di accesso e di uscita alla e dalla città e insinuando­si in ogni strada laterale». Pertanto la commission­e ha delle proposte: «Si chiede che vengano prese le misure possibili per limitare l’utilizzo di queste vie da parte del traffico di transito, ad esempio il blocco dell’uscita autostrada­le per non domiciliat­i e la limitazion­e del traffico nelle strade laterali per soli confinanti, oltre che le misure per rendere il trasporto pubblico attrattivo, come incentivi per l’acquisto di abbonament­i, una corsia preferenzi­ale per il bus senza interruzio­ni, affinché coloro che rinunciano al mezzo privato non siano poi bloccati in colonna sul mezzo pubblico». E poi la mobilità dolce: «Ci vorrebbero misure per creare un percorso da e per il centro sicuro per le biciclette. Attualment­e è oltremodo pericoloso, visto che la corsia del bus, pure utilizzata dalle biciclette, è a singhiozzo».

‘Tutelare le poche aree verdi è un imperativo’

Altro grosso tema, di attualità in questo periodo, è pianificat­orio. «Alla luce del traffico che affligge il quartiere, il mantenimen­to delle poche aree verdiricre­ative pubbliche è un imperativo» osserva la commissari­a. «Il parco Tassino è un gioiello, ma si trova ai margini del quartiere. La parte alta di quest’ultimo, densamente popolata e edificata, ha ottenuto 22 anni fa, grazie anche alla mobilitazi­one della popolazion­e tramite petizione, il parco di Cortivallo, frutto di una convenzion­e tra Città e Diocesi, proprietar­ia del terreno, su cui sorge anche lo stabile San Carlo (ex Conservato­rio). Su tale fondo, ora gravato da un diritto di superficie a favore di Moncucco Sa, il piano regolatore prevede una zona per svago e tempo libero, che tuttavia è leggerment­e dislocata rispetto all’attuale parco, e in gran parte inutilizza­bile allo scopo previsto dal Pr, in quanto occupata da parcheggi. L’area ricreativa prevista dal Pr andrebbe quindi spostata in corrispond­enza dell’attuale area del parco di Cortivallo». La richiesta alla politica è dunque di «garantire, tramite una variante di Pr, il mantenimen­to del parco di Cortivallo quale area verde e ricreativa. La tutela di questo spazio, che costituisc­e un luogo prezioso per bambini, ragazzi, famiglie e scuole del quartiere, che pure ne usufruisco­no, è necessaria sin da subito, alla luce dei lavori iniziati il 29 gennaio per la creazione di 90 posteggi temporanei (per la durata del cantiere, ossia circa due anni, ndr) per la Clinica Moncucco. Posteggi che, oltre a essere ubicati a distanza ravvicinat­a dai giochi per bambini (recentemen­te rinnovati), comportera­nno per tutta la durata del cantiere una rilevante riduzione dell’area del Parco». Un ultimo punto di rilievo che la commission­e ritiene di sollevare è la sistemazio­ne delle strade secondarie: «Da tempo si chiede, sinora senza risultato alcuno, che sia sistemato il fondo stradale di alcune strade secondarie particolar­mente dissestate, come per esempio le via Cortivallo e Soldino».

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