laRegione

Acb troppo passivo, il Vaduz è corsaro

Troppo timida, specie nel primo tempo, la squadra di Manuel Benavente, che perde una grossa occasione per agganciare il terzo posto della classifica

-

di Stefano Marelli

La sfida fra i granata e i sudditi del Liechtenst­ein – abortita dopo solo una ventina di minuti sabato scorso a causa del diluvio – è andata infine in scena ieri sera davanti a un pubblico men che sparuto, anche per via dell’orario scelto (le 18.30) per il calcio d’avvio. L’unica consolazio­ne in una serata che ha visto il Bellinzona perdere 1-0 è che a sorbirsi uno spettacolo così povero di contenuti non sono poi state troppe persone. Bellinzona e Vaduz, infatti, non si sono certo dannati nel tentativo di proporre un calcio quantomeno potabile. Nulla assoluto fino al 14’, quando un destro da lontano di Fosso viene deviato in angolo dal portiere granata Iacobucci. Un caso isolato, visto che in seguito si è subito tornati al piatto sopore. Le sole annotazion­i riguardano un paio di fallacci commessi dagli ospiti, uno dei quali costa il giallo a Fosso, giustament­e sanzionato dalla signora Grundbache­r.

I padroni di casa, che per l’intera prima frazione non vanno al tiro nemmeno una volta – non a caso hanno il peggior attacco del campionato – si fanno notare soltanto per l’insistenza con cui passano il pallone all’indietro verso il proprio estremo difensore, esercizio che provoca i comprensib­ili fischi dei propri tifosi. A dare un minimo di senso alla serata sono soltanto l’impegno di Pollero – troppo isolato a prendere botte in attacco – nel difendere i pochi palloni che piovono dalle sue parti, e il raffinato tocco di palla dell’altro uruguagio Chacón. Sull’altro fronte, invece, da segnalare al 42’ una palla – da punizione dalla trequarti – sprecata da Djokic a due passi dalla porta ticinese.

La prima occasione granata giunge a inizio ripresa col difensore francese Lamy, il cui destro viene deviato in corner dal portiere Büchel. Poco dopo Benavente opera il primo cambio, togliendo dal campo un inconclude­nte Samba per fare spazio al giovane Neelakanda­n – un altro coi piedi educati – che subito si mette in mostra con un paio di iniziative brillanti. Il problema è che viene poco supportato dai compagni, i quali proseguono imballati come nel primo tempo, benché mostrino un minimo di voglia in più. Non molto di più combinano gli ospiti, anzi: le due-tre conclusion­i avute nel primo quarto d’ora della ripresa vanno abbondante­mente fuori bersaglio.

Il tecnico iberico dei granata mette di nuovo mano alla formazione al 68’, togliendo Maressa e Chacón per Tosetti e Benguché, ma subito dopo giunge purtroppo la rete del Vaduz, segnata da Wieser, in campo da pochi minuti, sugli sviluppi di un corner. I locali tentano di reagire: ci prova Pollero di testa, ma senza fortuna, e le occasioni seguenti sono in realtà per gli ospiti, che paiono non accontenta­rsi dell’10. Per quanto attiene al Bellinzona, degna di menzione è un’iniziativa personale di Sauter che si proietta in avanti fino a trovarsi a tu per tu con Büchel: il suo tocco in diagonale è però troppo angolato e si spegne sul fondo. A nulla vale l’entrata in campo di Alounga al posto di un generoso Pollero, che è fra i pochi a salvarsi. Prima del triplice fischio registriam­o soltanto un innocuo tentativo di testa di Sauter su punizione dal vertice destro dell’area calciata bene da Tosetti. Poteva essere l’occasione giusta per agganciare il terzo posto, si è trasformat­a invece in una débâcle che ora costringe l’Acb a guardarsi alle spalle.

‘Creiamo troppo poco’

«È una sconfitta difficile da digerire», ha detto sconsolato l’esperto Dragan Mihajlovic. «Giocavamo in casa, volevamo fare bene, ma purtroppo abbiamo preso gol su corner, e questo brucia, perché di solito siamo bravi in queste situazioni, ci lavoriamo parecchio. Il vero problema, comunque, è che creiamo poche occasioni e non riusciamo a trasformar­le in gol. Questo è l’aspetto in cui davvero dobbiamo migliorare. Il terzo posto? È ancora alla nostra portata, ma certo non dovremo più fare gli errori visti stasera. Il Vaduz è una squadra che prende tanti gol, che lascia spazi agli avversari, ma noi non siamo stati capaci di sfruttarli. Nel primo tempo non abbiamo pressato abbastanza, nella ripresa invece siamo saliti e finalmente abbiamo avuto qualche occasione. Ma se poi le chance non le sfrutti, tanto vale. E non è colpa degli attaccanti, né di chi già era con noi né di chi è arrivato col mercato invernale: siamo noi che, come squadra, dobbiamo fare in modo che le punte abbiano più opportunit­à».

 ?? TI-PRESS/GOLAY ?? La delusione di Tomas Chacón, fra i pochi a salvarsi in una serata da dimenticar­e
TI-PRESS/GOLAY La delusione di Tomas Chacón, fra i pochi a salvarsi in una serata da dimenticar­e

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland