laRegione

A colpi di rovescio e smorzate: il tabellone ‘è di tutto rispetto’

Domenica scatta la 4a edizione del Challenger di Lugano

- di Giorgia Mossi

Fra pochi giorni le rive del Ceresio saranno un’alternanza di rovesci e smorzate, di esultanze incontenib­ili e ambizioni (forse pure qualche racchetta) spezzate. Nel weekend scatterà infatti la quarta edizione del Challenger di Lugano, in programma fino a domenica 10 marzo. Un torneo capace di migliorare la sua reputazion­e, tant’è che ormai sempre più giocatori cerchiano l’appuntamen­to in rosso sul calendario... Il Conza è comunque ancora una volta pronto a sbalordire la crème de la crème del circuito internazio­nale, afferma Riccardo Margaroli. «Quest’anno il Municipio ci ha gentilment­e concesso la possibilit­à di ‘occupare’ in anticipo il Centro esposizion­i: la tribuna è stata montata già nei giorni scorsi, mentre i campi sono in fase di rifinitura». A scombussol­are il ruolino di marcia è allora stato un piccone dispettoso, intrufolat­osi senza consenso fra le arcate del padiglione. Niente ha però fermato la macchina organizzat­iva. Dal numero 112 del ranking, il beniamino di casa Dominic Stricker, all’eccentrici­tà di Antoine Escoffier. Il tabellone principale «è di riconosciu­ta qualità – continua soddisfatt­o il direttore –. Quasi tutti hanno saggiato, almeno una volta nella loro carriera, l’élite della racchetta. Lugano gode inoltre di una posizione centrale» e della limitata concomitan­za di tornei. A inizio marzo sono in cartellone ‘solo’ le qualificaz­ioni del Masters 1000 di Indian Wells e altri due Challenger, «ma in Bolivia e Ruanda. Chi sceglie di rimanere in Europa, e scansare l’altitudine o l’antimalari­ca, ha poche alternativ­e» a disposizio­ne. Un potenziale confermato nelle ultime due edizioni dalla crescente affluenza: l’anno scorso è stato addirittur­a necessario ampliare la capienza della tribuna principale. Da non sottovalut­are il clima familiare, la rassegna è sempre molto apprezzata da giocatori e responsabi­li. «Il contesto extrasport­ivo spesso può fare la differenza, essere il classico ago della bilancia. È piacevole scendere in campo e scambiare anche due parole». La manifestaz­ione riuscirà innegabilm­ente a solleticar­e l’interesse di appassiona­ti, e non. D’altronde i nomi di punta non mancano praticamen­te mai a Lugano. A iniziare dal campione in carica Otto Virtanen (Atp 131) sino a Zizou Bergs (123), Denis Kudla (178), Alexander Blockx e Pierre-Hugues Herbert (166). Il francese, capace di mettere in bacheca tutti e quattro i tornei del Grande Slam in doppio, sulle rive del Ceresio affiancher­à il padrone di casa, Luca Margaroli. Fin dalla sua fase più embrionale la rassegna ha raccolto il benestare nonché il sostegno di Swiss Tennis... I migliori rappresent­anti del nostro panorama non potevano allora declinare l’invito. Un grande punto interrogat­ivo rimane tuttavia sulla partecipaz­ione di Stricker, data incerta dal padre a causa di ormai cronici dolori alla schiena.

Un po’ di rosso(blù)crociato

A difendere i colori rossocroci­ati saranno Leandro Riedi (160), recentemen­te ben comportato­si nelle qualificaz­ioni di Coppa Davis, e Marc-Andrea Hüsler (199). Non mancherà tuttavia una sfumatura di rossoblù grazie a Rémy Bertola. E, appunto, Luca Margaroli. Un tabellone da leccarsi, e non poco, i baffi. «Il Conza ha una capienza di circa 600 spettatori, compresa la zona più ‘esclusiva’ proprio a bordo campo; chiunque riuscirà pertanto a contemplar­e questo spettacolo. Il comitato ha implementa­to ulteriorme­nte la componente logistica, così da garantire un’esperienza sempre più completa». Da rilevare pure la collaboraz­ione instaurata con la clinica Ars Medica. Ogni anno il torneo cerca inoltre di ingaggiare giudici di linea «quasi tutti profession­isti: sono ancora giovani, eppure hanno già parecchia dimestiche­zza. È importante, affinché i giocatori siano più sereni. Le chiamate possono essere sbagliate, ma sono fatte da persone abituate. Non sussistono inutili discussion­i, tutto funziona in maniera differente». Il mercoledì pomeriggio sarà invece di nuovo dedicato alla giornata dei bambini, «permettend­o loro di ammirare di persona il gesto tecnico, completame­nte differente rispetto alla television­e. Velocità e movimenti di questi giocatori sono straordina­ri», conclude Margaroli. Un’occasione in casa da non perdere.

 ?? TI-PRESS ?? Da Otto Virtanen a Denis Kudla, il direttore Riccardo Margaroli non può che esseresodd­isfatto
TI-PRESS Da Otto Virtanen a Denis Kudla, il direttore Riccardo Margaroli non può che esseresodd­isfatto

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland