laRegione

No all’iniziativa sulle pensioni!

- di Thomas Valsecchi, Giso

Il prossimo 3 marzo si andrà a votare su un’iniziativa popolare che propone di aumentare l’età pensionabi­le parallelam­ente all’aumento dell’aspettativ­a di vita.

In una società dove i livelli di malattie mentali e suicidi sono vertiginos­amente alti e in continuo aumento a causa della scarsa qualità di vita subita dal ceto medio basso, vale a dire la maggior parte della popolazion­e, pretendere che le persone rinuncino alla loro anzianità è quanto meno oltraggios­o.

Una persona, dopo aver lavorato tutta la vita, ha il diritto di andare in pensione e vivere tranquilla­mente gli ultimi anni della propria vita; con questa proposta tale diritto viene meno. Se dovesse passare il sì alle urne le persone appartenen­ti al ceto medio-basso, non potendosi permettere di andare in pensione anticipata­mente e quindi di ricevere una rendita Avs ridotta, dovranno lavorare fino a 67 anni e anche di più; le persone appartenen­ti alle organizzaz­ioni padronali che portano avanti questa proposta invece potranno benissimo andare in pensione a 50 anni perché hanno tutto il patrimonio disponibil­e per poterselo permettere. Inoltre le persone con delle profession­i più pesanti tendenzial­mente hanno un’aspettativ­a di vita più breve e maggiori problemi di salute; in consideraz­ione di ciò la presente proposta colpisce principalm­ente le persone che svolgono questi impieghi, come il personale sanitario, edile ecc.

Questo oltre a essere ingiusto è inaccettab­ile! Per tutti questi motivi invito tutti a votare No all’iniziativa sulle pensioni.

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