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Del denaro non si butta via niente

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Como – Si potrebbe parlare di soldi sporchi, e in questo caso lo sono veramente, in senso letterale: parliamo di un gran numero di banconote, quasi sempre da 50 euro, rinvenute fra il 17 gennaio e il 3 febbraio 2022 nelle casse automatich­e dei caselli dell’autostrada A9 di Como-Grandate e Fino Mornasco e che si presentava­no in alcuni casi macchiate dell’inchiostro verde che viene usato per renderle inutilizza­bili in caso di furto da portavalor­i, in altri tagliate e ricomposte. Il tutto per un totale di 31 transiti pagati in modo illegale.

Come riporta la Provincia di Como, il ritrovamen­to ha indotto un dirigente di Autostrade per l’Italia a denunciare il fatto alla Polizia stradale, che ha avviato un’indagine che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di un 46enne del Comasco responsabi­le dell’ufficio caveau di una società di vigilanza di Como e della sua compagna 42enne, anch’essa impiegata della medesima ditta, con l’accusa di peculato in concorso, in quanto incaricati di pubblico servizio.

I due sono sospettati di aver tenuto per sé banconote destinate alla distruzion­e, macchiate o tagliate e riattaccat­e insieme con il nastro adesivo, per riutilizza­rle. A corroborar­e i sospetti degli inquirenti, alcune anomalie riscontrat­e su due consegne di contanti destinati al macero, rispettiva­mente da 30mila e 35mila euro. A collegare le banconote usate e i due accusati sono state le immagini della videosorve­glianza dei caselli. Non è noto l’importo totale sottratto dai due, al momento i riscontri parlano di circa 10mila euro. I due avranno ora la possibilit­à, tramite i loro legali, di dimostrare la propria estraneità ai fatti.

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