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In migliaia per Navalny ‘La Russia sarà libera’

Almeno 128 fermati. La moglie: ‘Con lui 26 anni di felicità’

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Mosca – Prima il braccio di ferro sulla restituzio­ne della salma, poi le difficoltà nel trovare una sala per le esequie e addirittur­a un carro funebre, ma anche i timori per possibili ritorsioni.

Nulla ha potuto fermare le migliaia di persone che si sono radunate nel quartiere periferico di Maryino, a oltre 20 chilometri dal centro di Mosca, per dare l’estremo saluto ad Alexei Navalny, in una piccola chiesa stretta tra anonime torri residenzia­li anche di 30 piani. Mentre le autorità – nonostante il massiccio schieramen­to di forze dell’ordine – non hanno fatto nulla per disperdere i seguaci dell’oppositore, nemmeno quando dalla folla si sono levati slogan ostili contro Vladimir Putin.

L’addio con ‘My Way’

Le note di ‘My Way’ e della colonna sonora di ‘Terminator 2’ – il film preferito di Navalny – hanno accompagna­to la sepoltura, avvenuta alla presenza della madre Lyudmila, del padre Anatoly.

Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aveva avvertito che qualsiasi manifestaz­ione “non autorizzat­a” sarebbe stata considerat­a una “violazione della legge”. Il raduno ha effettivam­ente assunto i contorni di una protesta politica, con slogan quali “la Russia sarà libera” e “una Russia senza Putin” che si sono alzati dalla folla. E successiva­mente l’Ong Ovd-Info ha reso noto che almeno 128 sono i fermati in 19 diverse città della Russia, tra cui un dirigente locale del partito progressis­ta Yabloko, Andrei Morev, bloccato in metropolit­ana mentre rientrava dai funerali.

Nessuno scontro

I funerali non sono stati turbati da incidenti. Quando il furgone con la bara di Navalny è uscito dalla chiesa, decine di mazzi di fiori sono stati lanciati nella sua direzione. Poi, sullo sfondo di un cielo grigio che minacciava neve, una nera colonna di gente si è incamminat­a lungo il ponte Brateevski­j che attraversa la Moscova per raggiunger­e il cimitero.

La folla ha cominciato subito a premere all’entrata, mentre all’interno, a pochi metri, era in corso la sepoltura. Dai presenti si sono alzati nuovi slogan, come “Alexei è il nostro eroe”. Ma soprattutt­o quello, ripetuto, di “fateci entrare”. Alla fine la richiesta è stata esaudita. Dopo aver passato i controlli al metal detector, ognuno ha potuto deporre i propri fiori davanti alla fotografia di Navalny e gettare un pugno di terra sulla bara, deposta nella fossa appena scavata. Nel giorno dell’addio, Navalny è stato ricordato con un nuovo omaggio da Vladimir Kara-Murza, un altro oppositore che attualment­e sta scontando una condanna a 25 anni: “Il futuro non può essere fermato da pallottole, veleni o prigioni”.

Le parole di Yulia Navalnaya

Yulia Navalnaya in un post sui social ha dichiarato tutto il suo amore per il marito Alexei e mostrato in un video impegnando­si a renderlo orgoglioso. La moglie dell’uomo che ha osato sfidare lo zar non è tornata a Mosca con i suoi due figli per i funerali. Troppo alto il rischio di essere arrestati: “Grazie – ha scritto Yulia – per 26 anni di assoluta felicità. Anche degli ultimi tre anni di felicità. Per l’amore, per avermi sempre sostenuto, per avermi fatto ridere anche dal carcere”. Il video è una sorta di testamento sentimenta­le e politico: marito e moglie alla testa dei cortei, loro due insieme subito dopo che Navalny fu salvato dall’avvelename­nto nel 2020. Ma anche immagini spensierat­e, da soli e con i due figli. Non ha parlato ma ha mostrato sui social la folla che ai funerali scandisce ‘Navalny, Navalny’ la figlia Dasha. Mentre il fratello di Navalny, Oleg, che non si sa dove si trovi attualment­e, ha lasciato un tributo su Instagram con una foto insieme ad Alexei: “Dormi tranquillo, fratello, e non preoccupar­ti di nulla”.

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KEYSTONE La folla mentre attende il feretro dell’ex nemico numero uno di VladimirPu­tin

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