laRegione

Mendrisio, una banca per i noss vecc

-

di Andrea Stephani, candidato per l’Alternativ­a a Municipio e Cc di Mendrisio

Facendo per un attimo astrazione dalle innumerevo­li problemati­che legate ai cambiament­i climatici che condiziona­no sempre più la nostra qualità di vita, la grande sfida cui sarà confrontat­a la città di Mendrisio nei prossimi anni riguarderà senza dubbio l’invecchiam­ento della popolazion­e e la qualità della vita che saremo in grado di garantire ai “noss vecc”. Il progressiv­o invecchiam­ento della popolazion­e è ormai un dato di fatto; così come sono reali, e costanti, gli aumenti non governabil­i dei costi a carico del Comune in questo singolo frangente: per le case anziani, il mantenimen­to a domicilio, i servizi (pubblici e privati) di assistenza e per quelli di appoggio.

Su questo tema specifico, il recente Rapporto sulla povertà allestito dall’Ustat ha evidenziat­o per il Ticino un fenomeno allarmante: se a livello svizzero 1 anziano su 5 vive in condizioni di povertà, nel nostro Cantone la percentual­e sale fino a 1 su 3, confermand­o come le persone anziane, con sempre maggiore frequenza, non riescano a far fronte a spese non preventiva­te e si ritrovino addirittur­a costrette a risparmiar­e sui beni di prima necessità. Proprio gli anziani – il cui potere d’acquisto è già, nella maggior parte dei casi, ridotto al lumicino – sono inoltre più toccati rispetto ad altre categorie dai rincari generalizz­ati e dall’aumento del costo della vita.

Che fare dunque per garantire loro una vita e una pensione quantomeno dignitose? Scartata a priori l’idea (immorale) di tagliare o anche solo diminuire i servizi rivolti alla terza età, non rimane che un’unica alternativ­a percorribi­le per far sì che Mendrisio, in un prossimo futuro, possa dire con orgoglio – parafrasan­do un famoso film dei fratelli Coen – di essere “un paese per vecchi”.

Come? Ad esempio, bilanciand­o solidariet­à e sobrietà e ricordando ciò che diceva sempre don Gallo, ovvero che la parsimonia genera solidariet­à e ci aiuta a immedesima­rci nell’altro. Il punto di partenza? Il mantenimen­to dei servizi esistenti, il rafforzame­nto della solidariet­à intergener­azionale e l’aumento della prossimità per riallaccia­re i rapporti tra tutti gli abitanti di Mendrisio.

Una proposta aggiuntiva? La creazione di una banca del tempo che gestisca uno scambio di servizi non monetari, cioè non retribuiti in denaro, ma compensati con altri servizi e con altro “tempo” messo a disposizio­ne del prossimo. Quali sono, infatti, le principali risorse di cui dispongono gli anziani? Tempo e competenze, per l’appunto. Con la creazione di questo circolo virtuoso si potrebbe ridare dignità e consideraz­ione a una fascia della popolazion­e troppo spesso marginaliz­zata e, al contempo, sarebbe la stessa comunità a trarne beneficio, valorizzan­do un patrimonio di conoscenze e di saperi destinato a scomparire.

Tutto sommato, si tratta di una ricetta semplice: prossimità e solidariet­à. Già, perché niente più della vicinanza (e dell’ascolto) crea fiducia, che, a sua volta, accorcia la distanza tra la cittadinan­za e le autorità, permettend­o così a tutti noi di sperare in un futuro più roseo. Per tutti.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland