Manùl più protetto
Durante la CoP14, ben 14 nuove specie sono state poste sotto protezione a livello internazionale. Per quanto alcune di queste siano già inserite nella Convenzione di Berna (che però è firmata soprattutto da Paesi europei), ora c’è la richiesta di inserire i loro nomi anche all’interno della Convenzione di Bonn. Una di queste è per esempio la nostra lince, ma anche il gatto di Pallas, detto anche Manùl. La popolazione di quest’ultimo “gattino” è in declino a causa dell’urbanizzazione del suo habitat. Anche l’intera popolazione della focena del Baltico è sotto maggiore protezione, così come il pellicano peruviano. Nel 1998 era stato registrato un forte declino di questo animale e, visto che non si può escludere che il loro numero scenda di nuovo, è sulla lista rossa. A rischio anche la popolazione del gipeto dell’Africa meridionale. Sono tanti gli squali e le razze del Mediterraneo che gli esperti hanno voluto proteggere come lo squalo angelo di mare e la razza aquila maculata. “Le esigenze di conservazione e le minacce alle specie migratorie devono essere affrontate con maggiore efficacia, su scala più ampia e con rinnovata determinazione. La conservazione a livello globale è un concetto che riconosce che le specie sopravvivono e si adattano meglio quando gli habitat sono gestiti e protetti come grandi reti interconnesse”, ha dichiarato Chris Johnson, Global Lead, WWF Protecting Whales & Dolphins Initiative. Inoltre, è stata istituita una nuova iniziativa globale per creare veri e propri corridoi verdi. E il WWF ne fa parte e potrà rafforzare i propri sforzi nella tutela della biodiversità.