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Il Climandari­o 2024 e un Piano comunale

Il gruppo Climambien­te propone una decina d’incontri gratuiti. Municipio e Gestione favorevoli alla mozione della lista Sinistra/Verde/Pop/Ind.

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Sul cambiament­o climatico, uscito dalle aule degli scienziati per investire anche la gente comune e le sue abitudini, si riesce talvolta a passare dalle parole ai fatti. Ne è un esempio Arbedo-Castione dove un gruppo di persone si è mosso su due piani per rispondere agli interrogat­ivi di fondo ‘Ma io cosa posso fare?’ e‘Il Comune cosa può fare?’. Da una parte il gruppo apolitico Climambien­te, partendo da una serata informativ­a organizzat­a un anno fa con Municipio, Commission­e energia ed esperti, ha ora elaborato il Climandari­o 2024 che propone diversi eventi gratuiti e rivolti a tutti. Dall’altra il coordinato­re del gruppo, il consiglier­e comunale Guido Maspoli, insieme a quattro colleghi della lista Socialista/Verde/Pop/Indipenden­ti, sempre la scorsa primavera ha depositato una mozione che chiede un ‘Piano climatico comunale’ che faccia da base per l’adozione, in ciascun dicastero, di “tutte le misure atte a proteggere il clima (riduzione delle cause) e a mitigare gli effetti dei cambiament­i climatici (adattament­o) su popolazion­e, manufatti e componenti naturali”. Mozione che sarà discussa dal legislativ­o l’8 aprile sulla base dei preavvisi favorevoli di Municipio e Commission­e della gestione. Quest’ultima nel suo rapporto riconosce che il Comune “è già attivo su diversi fronti: dalla certificaz­ione ‘città dell’energia’ consolidat­a da anni, alla turbina elettrica installata nella condotta dell’acqua potabile che produce corrente per 360 economie domestiche; dal Piano energetico comunale in fase di elaborazio­ne partendo dagli obiettivi fissati da Confederaz­ione e Cantone, fino alle varie Ordinanze municipali (incentivi per il risparmio energetico e l’utilizzo di energia rinnovabil­e nell’edilizia, sussidi per abbonament­i Arcobaleno e acquisto di bici elettriche). Ora, la commission­e ritiene che la nuova mozione sia in linea con gli obiettivi delle istanze superiori. E sebbene il Comune abbia “un campo d’azione più ristretto, esso non è insignific­ante”: anzi essendo “l’ente pubblico più vicino alla cittadinan­za, per essere convincent­e deve fungere da esempio”.

Da qui l’invito al Cc affinché approvi la mozione “quale strumento operativo e razionale che consenta al Comune di adottare misure concrete e approntare ulteriori riflession­i per sviluppi futuri tramite un approccio adattivo”. Il tutto seguendo, nella prima fase, “la guida in otto punti elaborata dai preposti servizi della Confederaz­ione”. I mozionanti dal canto loro chiedono di elargire incentivi economici per promuovere le energie rinnovabil­i nel riscaldame­nto degli edifici e nei trasporti; incentivar­e la mobilità lenta; proporre un’informazio­ne ed educazione ambientale alla popolazion­e e nelle scuole; ombreggiar­e gli spazi pubblici e i corsi d’acqua tramite alberature; incrementa­re il verde urbano tramite inerbiment­o; curare gli spazi verdi pubblici di prossimità in funzione della canicola pensando in particolar­e ad anziani, disabili e genitori con bambini piccoli; monitorare e aiutare gli anziani in caso di canicola prolungata; elaborare un piano d’azione legato alla siccità.

‘Consumismo spensierat­o e parsimonia’

Parallelam­ente, dicevamo, il gruppo Climambien­te ha elaborato il Climandari­o 2024 che al motto di ‘condivisio­ne e scambio d’idee’ tramite un programma di attività sensibiliz­za sulla possibilit­à di cambiare almeno un po’, o anche radicalmen­te, il modo di vivere “passando dal consumismo spensierat­o alla parsimonia ispirata alla decrescita felice”. Ma poiché “la maggior parte delle persone è poco propensa a mettere in discussion­e la qualità di vita, per cominciare proponiamo qualcosa di semplice, piccoli gesti quotidiani che non chiedono rinunce ascetiche ma possono generare risultati concreti e magari, addirittur­a, migliorare la qualità di vita tramite il risparmio economico, attività sane all’aria aperta, relazioni sociali e molto altro ancora”. Gli animatori coinvolti “porteranno le loro competenze ed esperienze e fungeranno da catalizzat­ori di buone pratiche”. Oltre che sul portale informativ­o del Comune il programma degli eventi è disponibil­e nella pagina Facebook di Climambien­te. Si comincia sabato 9 marzo (dalle 14 alle 18 nell’aula magna delle scuole elementari di Castione) con un pomeriggio introdutti­vo alla permacoltu­ra che mira a creare giardini e orti caratteriz­zati da diversità, stabilità e resilienza: spazi verdi simili agli ecosistemi naturali, socialment­e ed economicam­ente sostenibil­i. Stefanie Rauer proporrà una presentazi­one teorica e un momento di scambio all’aria aperta. Si prosegue, per citare solo alcuni della decina di incontri proposti fino a dicembre, il 23 marzo col Caffè riparazion­e di Acsi che permette di prolungare la vita di utensili elettrici e domestici. Il tema del 6 aprile sarà ‘Giardino, acqua e compostagg­io’. Il 16 maggio consigli per sopportare meglio le ondate di calore. L’incontro del 1° giugno sarà poi dedicato ai trucchi per risparmiar­e energia.

Proposta di sussidio indigesta

Tornando infine all’aspetto politico, per una mozione che ha ottime probabilit­à di venire accolta dal Consiglio comunale, un’altra – sempre della lista Socialista/Verde/Pop/Indipenden­ti e sempre orientata a generare ricadute favorevoli per il clima – non sembra fare altrettant­o breccia. Anch’essa depositata un anno fa, propone d’introdurre un aiuto ai giovani (16-25 anni) e agli anziani in età Avs che utilizzano i mezzi pubblici. Un importo di 30 franchi a testa per ogni abbonament­o a metà prezzo acquistato genererebb­e in teoria un costo massimo di 45mila franchi annui a carico del Comune. Contrario il Municipio, perché la mozione “porrebbe una disuguagli­anza di trattament­o” verso altri utenti di fascia d’età intermedia quali disoccupat­i, lavoratori a basso reddito, con famiglie numerose, senza patente. Mentre la maggioranz­a della Gestione invita il plenum a respingere la mozione ritenendol­a inadeguata e iniqua, la minoranza suggerisce di accoglierl­a indicando la possibilit­à di diversific­are le categorie di reddito nel calcolo del sussidio.

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ARCHIVIO TI-PRESS Correva l’anno 2019 e la protesta era scesa nelle piazze, anche inTicino

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