laRegione

Fine settimana amaro per Paradiso e Lugano U21

- di Daniele Neri e Claudio Paronitti

Per il Paradiso, che aveva iniziato il 2024 non nel migliore dei modi, con due pareggi, la trasferta a Brühl non era affatto facile. I timori della vigilia si sono dimostrati veri, i sangallesi si sono imposti con il minimo degli scarti, dopo una vera “battaglia”. La squadra svizzero tedesca, sotto di una rete dopo i primi 45’, dapprima ha agguantato il pareggio, poi è riuscita a segnare la seconda rete che le è valsa la vittoria finale. Il Paradiso ha ritrovato in panchina il suo allenatore, Sannino, squalifica­to nelle prime due partite. Un Paradiso propositiv­o nei primi 45’, meritatame­nte in vantaggio con la rete di Hamza, bravo a chiudere una bella triangolaz­ione. Il pareggio dei padroni di casa è arrivato in modo molto rocamboles­co, su un calcio di rigore che ha lasciato molto amaro in bocca alla compagine luganese. Bravo Mitrovic a parare il rigore tirato da Silvio, ma lo stesso giocatore, sulla respinta ha potuto mettere nel sacco. Con un colpo di testa di Hollenstei­n dopo calcio d’angolo, è arrivato il decisivo 2-1. Poi molta confusione, una terna arbitrale che non ha controllat­o molto bene la partita, mostrando alla fine ben 9 cartellini gialli. «Non siamo mai andati in sofferenza – ha commentato il diesse Alessandro Grigoletto –, non ci hanno mai schiacciat­i. L’abbiamo anche gestita bene, poi degli episodi ci hanno condannato. Rimaniamo positivi, adesso voltiamo subito pagina e pensiamo al derby con il Lugano U21, che ci attende sabato in casa nostra».

Bianconeri sotto la linea

A Canobbio il Lugano non riesce a invertire la rotta, subendo tre reti pure dal San Gallo U21 e scivola così sotto la linea della salvezza. Un avvio di gara di marca biancoverd­e porta Metin Bahtiyari a far correre un brivido a Sebastian Osigwe. Il destro a giro dal limite dell’attaccante dopo soli quattro giri d’orologio si stampa sulla traversa. La flebile risposta locale è un tentativo di Romeo Morandi fuori dallo specchio all’11’. La manovra è però costanteme­nte favorevole agli ospiti, abili a sfruttare un intervento ingenuo di Johann Angstmann su Bahtiyari per aprire le marcature con una magistrale punizione di Fabio Lymann all’incrocio dei pali. Successiva­mente, e fino a metà partita, si registrano due ottime opportunit­à confederat­e (mancino di Yannick Schweizer deviato con un riflesso felino da Osigwe e conclusion­e di Albin Krasniqi a botta sicura sulla quale Noah De Queiroz, capitano di giornata, s’immola), un tiro velenoso di Michel De Jesus respinto da Bela Dumrath e un colpo di testa a lato di Giovanni D’Agostino.

Nella prima metà della seconda frazione, dopo un perfido diagonale di Angstmann deviato con la punta delle dita da Dumrath, la formazione guidata da Orest Shala definisce il successo con un contropied­e rifinito da Bahtiyari (con l’azione avviata da un intervento probabilme­nte scorretto ai danni di Morandi non ravvisato dal direttore di gara) e con il tris calato da Luan Abazi, libero di controllar­e in area, girarsi e battere a rete. A questo punto, mister Ludovico Moresi effettua le prime sostituzio­ni, che portano parecchio più brio a una contesa oramai compromess­a. Tuttavia, la caparbietà e la voglia di guadagnars­i una futura maglia da titolare di Niccolò Spinelli mettono il numero 13 nelle condizioni di conquistar­si un tiro dalla bandierina, assistere Felipe Ronchetti per un cross sulla testa di Lucas Peres. La girata vincente addolcisce solo in parte una pillola amara per un Lugano U21 ora sotto la linea e atteso sabato prossimo dal derby esterno in quel di Paradiso.

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TI-PRESS/F. AGOSTA GiuseppeSa­nnino
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TI-PRESS/GIANINAZZI Michel DeJesus

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