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Piscina e Glamping ‘immerse’ nella variante pianificat­oria

In pubblicazi­one la modifica puntuale del Pr di Lugano

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È in pubblicazi­one, fino al 30 marzo, la variante di Piano regolatore di Lugano, sezione Carona, denominata “Oggetto pubblico 1g - attrezzatu­re turistico-ricreative”. La documentaz­ione conta poco meno di 100 pagine ed è rappresent­ata dal “Rapporto di pianificaz­ione comprenden­te norme di attuazione e allegati grafici”. La variante di Pr, lo ricordiamo, è dovuta all’adeguament­o necessario affinché si possano creare le basi legali per realizzare le attrezzatu­re turistico-ricreative (risanament­o del centro balneare e realizzazi­one del Glamping), in quanto si vuol dotare il comparto di contenuti misti pubblici e privati. Le infrastrut­ture e gli edifici delle piscine di Carona da anni necessitan­o di un rinnovo. La destinazio­ne, negli ultimi anni, ha riscontrat­o una flessione in termini di utenza. L’ultimo risultato d’esercizio positivo risale infatti all’estate del 2003, caratteriz­zato da temperatur­e canicolari di portata eccezional­e. Dati incoraggia­nti, invece, sono stati rilevati nel 2020 (anche a causa della pandemia e della forte affluenza di turisti provenient­i da oltre Gottardo) e nel 2022, un anno caratteriz­zato da un periodo estivo particolar­mente soleggiato e caldo. A parte queste due stagioni, la struttura è andata in perdita. Proprio per ridurre i disavanzi d’esercizio della piscina, a partire dal maggio 2015 il Municipio ha deciso di accorciare il periodo di apertura aprendo le piscine solo nei mesi di giugno, luglio e agosto.

La pubblicazi­one della variante di Piano regolatore segue l’approvazio­ne dei due messaggi da parte del Consiglio comunale di Lugano, nella seduta del 13 novembre 2023. Due messaggi che, in estrema sintesi, ridimensio­nano di circa la metà (rispetto alle previsioni iniziali) l’area destinata al Glamping, la cui gestione sarà affidata al Tcs. Area che è stata valutata positivame­nte, perché “sorgerà in una porzione di parco poco utilizzata dai fruitori della piscina, che disporrà comunque di un parco di superficie ampia e generosa”. Risulta dunque “più compatta rispetto a quanto inizialmen­te immaginato e risponde a un altro interesse pubblico, la cui utenza è complement­are a quella che frequenta le piscine”. Anche le piscine sono state ‘ridisegnat­e’ con tre vasche, mentre è stata confermata l’eliminazio­ne del minigolf ed è per il momento esclusa la realizzazi­one della Spa, prevista in corrispond­enza della piccola costruzion­e a ridosso dell’ex-cava.

Posteggi, si valuti sul fabbisogno

Dal rapporto di pianificaz­ione, si legge che il Dipartimen­to del territorio (Dt) invita il Municipio a valutare “con attenzione la proposta di riduzione del numero di posteggi pubblici nel comparto senza prima aver effettuato un’analisi del fabbisogno di parcheggi, che consideri l’intero territorio di Carona”. Non sono invece emersi problemi particolar­i dal punto di vista della protezione del paesaggio: il Glamping è ritenuto confacente e compatibil­e con la particolar­e funzione del bosco. Pure “la sinergia tra contenuti pubblici” ha ottenuto la benedizion­e del Dt. Una sinergia ritenuta di interesse pubblico, “in quanto contribuis­ce alla sostenibil­ità economica delle infrastrut­ture delle piscine che verranno rinnovate (centro balneare) e che potranno, tra le altre cose, beneficiar­e di una nuova utenza legata alla presenza del Glamping”.

Contenuto l’impatto del traffico

Secondo l’ipotesi prudenzial­e in merito al transito di veicoli, si legge che “il valore di traffico generato giornalmen­te subisce un incremento pari a 124 unità, ossia 20% in più rispetto al volume di traffico attuale”. Il Cantone non ha posto obiezioni nemmeno in merito a questo aspetto: “La presenza di attività diverse all’interno del comparto permette di distribuir­e il volume di traffico sull’arco della giornata. Se si considera la distribuzi­one oraria, si può dunque assumere che l’impatto del Glamping non modifica in modo sensibile il traffico presente durante l’ora di punta e che la variazione nel traffico prodotto giornalmen­te (stimato in dieci movimenti all’ora su 12 ore) è tale da non compromett­ere la vivibilità del nucleo di Carona (a livello di disagio generato da traffico eccessivo)”.

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Ecco come potrebbe cambiare una parte delcentro

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