‘Il Municipio apre la caccia ai morosi di cassa malati’
La diatriba sull’applicazione da parte dei Comuni dell’obbligo di denunciare all’autorità giudiziaria i morosi di cassa malati, prevista dall’articolo 38a del Regolamento della legge di applicazione della LAMal entrato in vigore il 1° ottobre del 2023, dopo l’atto parlamentare in Gran Consiglio presentato da Roberta Soldati (Udc), approda anche sui banchi del Municipio di Bellinzona. Ciò in virtù di un’interpellanza presentata dall’Mps con firmatari Pino Sergi, Matteo Pronzini e Angelica Sergi. Concretamente chiedono, in primo luogo, quanti fra i 786 morosi presenti a Bellinzona “non intendono pagare il premio di cassa malati pur avendo i mezzi economici per farlo” e, in particolare, come ciò sia possibile, secondo l’esecutivo, “vista la chiara procedura in caso di mancato pagamento dei premi prevista dalla legge, e l’ampio potere delle casse malati in merito al rigetto dell’opposizione”.
Il gruppo Mps chiede, inoltre, per quante di queste 786 persone è stato rilasciato un attestato di carenza beni. I consiglieri comunali domandano anche se il Municipio “non ritiene più adatto istituire un fondo comunale, o perlomeno iniziare una seria riflessione in merito, di aiuto per le persone che non ce la fanno a pagare i premi di cassa malati”, invece di “procedere a una dispendiosa ‘caccia al moroso’ (che si concluderà nel migliore dei casi con l’emanazione di un ulteriore attestato di carenza beni e nel peggiore con una pena detentiva sostitutiva a causa del mancato pagamento della multa)”.