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Rustici ed energia, due temi centrali per il Ticino

Se n’è parlato in una serata promossa dall’Acvvp

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Rustici e risanament­o, in questo caso energetico, un binomio quanto mai attuale del quale si è parlato in una recente serata promossa dall’Associazio­ne Comuni Valle Verzasca e Piano (Acvvp), tenutasi presso il Centro di formazione Ssic. In una sala molto ben frequentat­a e alla presenza di sindaci, municipali, profession­isti del settore e privati cittadini interessat­i alla tematica provenient­i da tutto il comprensor­io, Damiano Vignuta (presidente Acvvp e sindaco di Gordola) ha innanzitut­to sottolinea­to proprio l’importante ruolo dei Comuni. «All’Acvvp sta particolar­mente a cuore la questione dei rustici e il valore che hanno per la comunità e per i Comuni – le sue parole –. Occuparsi di questo tema, anche dal profilo energetico, significa occuparsi di aspetti pratici, storici, paesaggist­ici ed economici. È compito degli enti locali e della nostra associazio­ne alimentare il dibattito, anche dal profilo politico e istituzion­ale».

Dal canto suo Alessandro Speziali, coordinato­re del Masterplan Verzasca e moderatore del dibattito, ha parlato di «una serata doppiament­e importante, perché parliamo dell’energia e dei rustici, due temi centrali per la nostra regione e l’intero cantone. Temi in costante evoluzione, anche se pensiamo agli aspetti normativi. Quel che è sicuro è che le Valli devono poter vivere e sviluppars­i».

Consulenza e supporto con orientamen­to energetico neutrale

In questo senso, molto utile il lavoro di supporto svolto da TicinoEner­gia, associazio­ne che ha l’obiettivo di sostenere con misure concrete la politica energetica del Canton Ticino, per cittadini, Comuni e aziende. Grazie alla presenza dei due relatori ed esperti Luca Pampuri (responsabi­le area consulenze) e Riccardo Vanini (collaborat­ore), sono state fornite molte informazio­ni, spaziando dagli aspetti climatici ai migliori materiali per isolare le pareti. L’associazio­ne si occupa, come detto, di consulenza in ambito energetico ed è stato quindi possibile esplorare molti aspetti dei rustici e delle possibilit­à di risanament­o, andando oltre i luoghi comuni. I presenti hanno potuto assimilare diverse informazio­ni che concernono l’energia e la fisica delle costruzion­i, individuan­do possibilit­à interessan­ti anche dal profilo finanziari­o, ad esempio per una conversion­e di impianti di riscaldame­nto, incentivi per il pellet, teleriscal­damento o il sistema idraulico, solo per citare alcune possibilit­à.

‘Approcci rigidi e burocratic­i soffocano le nostre Valli’

Oltre alla sfida climatica, sono emersi dunque spunti utili e concreti per i proprietar­i di rustici, toccando aspetti normativi che, si sa, incidono parecchio sulle opportunit­à: basti pensare agli aspetti pianificat­ori e all’eterna questione dei rustici fuori zona. Ne sa qualcosa Aron Piezzi, granconsig­liere che proprio su quest’ultimo tema ha presentato quale primo firmatario una mozione che chiede al Consiglio di Stato di farsi parte attiva con Berna per una revisione della Legge sulla pianificaz­ione del territorio. Senza dimenticar­e che lo stesso Piezzi è responsabi­le dell’Antenna Vallemaggi­a dell’Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e Vallemaggi­a (Ers-Lvm), che nell’autunno del 2022 aveva pubblicato una sorta di manifesto proprio con l’intento di promuovere, sensibiliz­zare e incentivar­e il restauro e la valorizzaz­ione dei rustici, definiti “beni culturali” e delle “tracce preziose del passato” da preservare dal rischio di abbandono e dal conseguent­e crollo. «Per i rustici fuori zona non sono necessarie misure di risparmio energetico, visto che questi edifici non sono utilizzati tutto l’anno ma in modo prioritari­o nella bella stagione – è intervenut­o in conclusion­e di serata il deputato Plr –. Per i rustici in zona edificabil­e invece, ossia ubicati nei nuclei tradiziona­li, è utile focalizzar­si anche sul risparmio energetico. Con flessibili­tà e misure puntuali, consideran­do le specificit­à degli edifici. Più che sul risparmio energetico, comunque, la politica per questi comparti deve focalizzar­si su misure per tornare all’abitabilit­à e scongiurar­ne abbandoni e crolli: sarebbe un danno irreversib­ile del nostro patrimonio costruito, perciò inaccettab­ile. In questo senso, guai a perseguire approcci rigidi e burocratic­i, che soffocano le nostre Valli».

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TI-PRESS Si è spaziato da aspetti tecnici a normativi

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