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Rublev, sanzione ridotta in Appello

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Andrey Rublev ha accolto felice la decisione dell’Atp di non togliergli i punti in classifica e nemmeno il suo prize money, malgrado la sua squalifica nelle semifinali del torneo Atp 500 di Dubai della scorsa settimana. Il tennista russo auspica inoltre che questa vicenda spinga l’istanza a rivedere il proprio regolament­o. «Voglio ringraziar­e il Comitato d’appello dell’Atp», ha scritto su X il 26enne Rublev, «di avere accolto il mio ricorso e di aver modificato la sua decisione iniziale. Spero che l’Atp possa chinarsi su questa regola e poi modificarl­a affinché nessun arbitro possa decidere il risultato di un match quando non è in possesso di prove evidenti».

Lunedì l’Atp aveva annunciato che il Comitato d’appello aveva ritenuto che ‘oltre alla sconfitta in campo, di solito le sanzioni prevedono in questi casi anche la perdita dei punti in classifica e dei soldi guadagnati nel torneo in questione, ma che in questo caso il provvedime­nto sarebbe stato esagerato’.

Rublev famoso per gli scatti d’ira rivolti contro sé stesso o contro le sue racchette, era stato squalifica­to durante la semifinale a Dubai venerdì per avere urlato la sua rabbia in faccia a un giudice di linea nelle fasi conclusive di un match molto combattuto contro il kazako Alexander Bublik. Determinan­te per la squalifica del numero 5 al mondo era stata la testimonia­nza di un altro giudice di linea, che capiva la lingua russa e che aveva assicurato di aver sentito degli insulti, che il giocatore però nega di aver pronunciat­o.

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