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Assicurati morosi e liste nere, la parola ai Comuni

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Si è parlato anche di assicurati morosi, ossia di coloro che non pagano il premio di cassa malati, nella riunione di ieri della Piattaform­a di dialogo Cantone-Comuni. Il Dipartimen­to sanità e socialità (Dss), informa una nota della Cancelleri­a dello Stato, ha anzitutto aggiornato i presenti sull’iniziativa generica che chiede di eliminare le cosiddette liste nere. Quelle appunto degli assicurati morosi nel settore LaMal: “È stato spiegato che la Commission­e sanità e sicurezza sociale del Gran Consiglio, prima di proseguire le proprie analisi, ha aderito alla proposta del governo di consultare i Comuni”. D’intesa con la Piattaform­a, nelle prossime settimane sarà promosso un sondaggio fra i Municipi “per verificarn­e le preferenze, in merito al futuro delle ‘liste nere’”.

Restando in tema, il Dss ha ripercorso le tappe “di coinvolgim­ento e condivisio­ne con i Comuni nel percorso decisional­e che ha portato il Cantone a istituire per gli assicurati morosi nel settore LaMal l’obbligo di rispondere alle convocazio­ni dei Comuni, accanto a una serie di misure come, ad esempio, l’accresciut­a informazio­ne volta a prevenire il fenomeno e ad aumentare l’efficacia dell’intervento comunale”. Si è deciso l’avvio di “una consultazi­one approfondi­ta fra i Municipi sul nuovo strumento”. Il riferiment­o, pare di capire, è al controvers­o articolo 38a, in vigore dallo scorso autunno, che il Consiglio di Stato ha inserito nel Regolament­o di applicazio­ne della LaMal: articolo secondo cui i Comuni devono segnalare al Ministero pubblico gli assicurati morosi ed escussi che non danno seguito alle convocazio­ni. La misura, fra l’altro, rischia di tradursi in migliaia di nuovi incarti per la Procura, già oberata di lavoro: in questo caso si tratta di procedimen­ti contravven­zionali, con la comminator­ia della multa.

Altrro tema affrontato dalla Piattaform­a, la riforma ‘Ticino 2020’ riguardant­e la ripartizio­ne di competenze e flussi fra Cantone e Comuni. Durante l’incontro è stato ricordato che la consultazi­one sull’ultima versione del progetto “si è conclusa il 15 dicembre scorso, con un’ampia partecipaz­ione e una chiara maggioranz­a di pareri critici sulla proposta di nuova ripartizio­ne dei compiti fra Cantone e Comuni”. Alla luce delle indicazion­i raccolte, si è stabilito che “il Comitato strategico effettuerà i necessari approfondi­menti e fornirà una serie di scenari per fare avanzare i lavori, consolidan­do anzitutto i contenuti sui quali è finora stato possibile trovare un accordo”.

Il Dipartimen­to finanze ed economia ha invece fornito alcuni chiariment­i sul tema della differenzi­azione del moltiplica­tore comunale d’imposta fra persone fisiche e giuridiche, che potrà essere applicata dal 2025. La Piattaform­a ha deciso di “avviare una consultazi­one fra i Comuni, in merito all’opportunit­à di limitare la possibilit­à di differenzi­are verso il basso il moltiplica­tore delle persone giuridiche”. Il Dipartimen­to istituzion­i ha confermato che il Gruppo di lavoro Polizia ticinese ha presentato il proprio rapporto sulla futura ripartizio­ne dei compiti tra polcomunal­i e Cantonale: le conclusion­i dello studio saranno ora discusse in seno alla Conferenza cantonale consultiva sulla sicurezza e insieme ai municipali titolari dei dicasteri sicurezza.

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