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Parco fluviale, Berna conferma i sussidi per la seconda tappa

Rinaturazi­one e sistemazio­ne idraulica Sementina-Gudo

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Ottenuta la licenza edilizia lo scorso giugno, l’Ufficio federale dell’ambiente (Ufam) conferma ora la sua partecipaz­ione finanziari­a a favore delle opere fluviali e di rinaturazi­one del comparto Boschetti, ciò che rappresent­a la seconda tappa del progetto di rinaturazi­one e sistemazio­ne idraulica del fiume Ticino sul territorio di Bellinzona, denominato Parco fluviale Saleggi-Boschetti. L’Ufam, tramite l’Ufficio cantonale dei corsi d’acqua del Dipartimen­to del territorio quale ente garante del progetto, si impegna nei confronti del Canton Ticino e verso la committenz­a – il Consorzio correzione Fiume Ticino con il cofinanzia­mento della Città di Bellinzona – a versare un contributo importante, nella misura dell’80%, al finanziame­nto dei costi di progettazi­one ed esecuzione delle opere. In una nota stampa il consorzio indica che sono già stati stanziati i primi sussidi previsti che permettera­nno di dare il via alla fase realizzati­va.

Gli interventi previsti

La seconda tappa del progetto del Parco fluviale Saleggi-Boschetti, che segue l’avvenuto completame­nto delle opere nel settore Torretta a Bellinzona, prevede l’allargamen­to e il cambiament­o della morfologia del letto del fiume Ticino sul tratto tra Sementina e Gudo, con annessa realizzazi­one di una pozza multifunzi­onale vicino al campo sportivo di Sementina, e di un ponte per l’attraversa­mento della fauna sopra la strada cantonale che affianca il comparto. Prevista inoltre la rinaturazi­one dei riali a Progero. Questi elementi di progetto mirano al raggiungim­ento dei tre principali obiettivi del Parco fluviale: garantire la sicurezza del territorio, valorizzar­e l’ambiente fluviale e migliorare la fruibilità per la popolazion­e. Un altro intervento previsto è lo spostament­o e l’interramen­to delle attuali linee elettriche aeree attraversa­nti il comparto di proprietà dell’Azienda elettrica ticinese e dell’Azienda multiservi­zi Bellinzona. Questa operazione congiunta, il cui avvio è previsto nel corso dell’anno, fa parte delle opere preparator­ie necessarie per poter avviare in seguito i lavori di sistemazio­ne del fiume. A breve, in concomitan­za con l’inizio della primavera, inizierann­o inoltre i rilievi ‘ante operam’ sul campo previsti nell’ambito del controllo dell’efficacia, idraulica ed ecologica, del progetto fluviale. Il concetto di questo controllo, basato sulle linee guida emanate dall’Ufam e approvato dallo stesso in veste di finanziato­re principale del progetto, permetterà di comparare e verificare l’evoluzione tra lo stato attuale dell’area e la situazione a opere ultimate. I rilievi saranno svolti nell’arco di 12 mesi al fine di ottenere una fotografia che comprenda tutte e quattro le stagioni, con le loro peculiarit­à e il rispettivo impatto sull’ambiente circostant­e.

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Previsti più natura e meno argini

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