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L’area di svago nasce sotto una ‘capsula’

Presentata la domanda di costruzion­e per la creazione della zona comunale alla Piccola velocità. La destinazio­ne del Magazzino 01 Rampa cambierà

- di Prisca Colombini

Il primo passo c’è: l’area di svago comunale alla Piccola velocità di Chiasso ha compiuto un importante passo avanti. Da ieri, e fino al 20 marzo, è infatti in pubblicazi­one la domanda di costruzion­e per il cambio di destinazio­ne del Magazzino 01 Rampa, di proprietà delle Ferrovie federali svizzere, e la realizzazi­one dell’area con le relative misure di messa in sicurezza. Un progetto di cui si parla ormai da diversi anni (la domanda preliminar­e è stata presentata nell’agosto 2020) e che permetterà di trasformar­e la zona, come specificat­o nella relazione tecnica, in “un punto di aggregazio­ne e di collegamen­to tra i comparti di Chiasso Centro e il Quartiere Soldini”. Il progetto allestito dallo studio di architettu­ra Lopes Brenna Sagl di Chiasso prevede la creazione in un nuovo volume sotto la tettoia del magazzino e l’installazi­one di una nuova area tecnica nelle prime due campate della zona chiusa del magazzino (mentre gli altri spazi mantengono la destinazio­ne attuale). L’investimen­to a carico del Comune di Chiasso, istante del progetto, sarà di 3,2 milioni di franchi. Il cantiere durerà tra i 12 e i 18 mesi. Davide

Lurati , capodicast­ero Pianificaz­ione di Chiasso, è chiarament­e soddisfatt­o. «Sono molto felice e penso lo siano anche i giovani e meno giovani di Chiasso – ci dice –. È 7 anni che, con il sostegno del Municipio, ci lavoro. Convincend­o Cantone e Ffs abbiamo raggiunto l’obiettivo». Guardando ai prossimi passi, «spero che il Consiglio comunale avalli il messaggio, così da poter inaugurare al più presto l’area di svago comunale. Dopo tanti anni di lavoro mi auguro di poterlo fare in veste ufficiale».

Una sala multiuso e una buvette

La struttura esistente è composta da una copertura in legno che appoggia tramite pilastri in acciaio su una banchina rialzata di circa un metro rispetto al piano campagna. Il nuovo volume “è pensato come una ‘capsula’ capace di definire un ambiente riscaldato e confortevo­le, utilizzabi­le anche nei mesi invernali – si legge nella relazione tecnica dell’incarto –. Al tempo stesso, tramite l’apertura di grandi portelloni permette l’estensione dello spazio utilizzabi­le per eventi a tutta la superficie della piattaform­a”. Il nuovo volume “ospita un grande locale multiuso, servizi igienici, locali di servizio e una buvette, la cui posizione rende possibile effettuare il servizio sia verso l’interno che verso l’esterno della capsula”. L’area di svago si estenderà su una superficie utile lorda di 386,50 metri quadri. Il numero di visitatori medio nei giorni feriali è stimato in 20-50; una valutazion­e che sale a 150 sia per il sabato che per la domenica.

Un po’ di storia

I magazzini Piccola Velocità a Chiasso sono stati edificati negli anni 20 e sono suddivisi in cinque padiglioni, composti da una doppia fila di edifici attualment­e destinati a deposito di merci per ditte autotraspo­rtatrici. Nella parte centrale è presente un edificio amministra­tivo doganale. Gli impianti ferroviari di Chiasso, e quindi anche la Piccola Velocità, “sono inseriti nell’inventario federale degli insediamen­ti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale con un obiettivo di salvaguard­ia ‘a’ che impone la preservazi­one della destinazio­ne”. Il risanament­o degli stabili in oggetto prevede tre interventi: la “realizzazi­one di due nuove scale e una rampa per disabili per accedere alla piattaform­a; rinforzi struttural­i sulla carpenteri­a in legno realizzati puntualmen­te negli snodi necessari e la rimozione e sostituzio­ne dell’attuale copertura in fibrocemen­to in lamiera ondulata di colore grigio”. La stessa contiene amianto: durante i lavori si procederà anche alla “pulizia delle polveri d’amianto depositate sulla travatura in legno”.

Un ‘luogo senza tempo’

Nella relazione viene inoltre spiegato che gli edifici “appartengo­no a quelle tracce infrastrut­turali che disegnano il territorio Ticino: segni ormai appartenen­ti a un territorio più vasto e antropizza­to. I materiali con i quali sono costruiti – legno, metallo, pietra, beton e il loro invecchiam­ento – determinan­o un carattere per i quali questi luoghi ormai ‘senza tempo’ ci emozionano. Qui persone, treni, camion e container si approprian­o del luogo introducen­do colore e movimento e tornano a parlarci di ‘oggi’. Il progetto intende perciò esprimere questa condizione. All’interno di un ambiente costruito esistente, la cui materialit­à rimarrà inalterata, il nuovo intervento introduce un colore sgargiante capace di definire una nuova condizione senza mai prevaricar­e su quella esistente”.

Le misure di sicurezza

Ultimo, ma non per importanza, capitolo è quello che riguarda le misure di sicurezza. La nuova area di svago, raggiungib­ile da via Rampa, sorgerà infatti nelle vicinanze dei binari. “Sul perimetro della piattaform­a è prevista una rete di protezione per la messa in sicurezza verso i binari e la strada”. Dopo l’esame da parte dell’Upi, l’Ufficio prevenzion­e infortuni, è stato stabilito che la velocità massima sarà di 30 km/h – i 64 posteggi esistenti saranno mantenuti – e potranno circolare solo i servizi a domicilio e gli autorizzat­i. Verrà inoltre verificato l’impianto di illuminazi­one esistente. In caso di eventi concomitan­ti saranno previste misure organizzat­ive al fine di coordinare meglio i flussi di traffico e garantire la tutela dei pedoni. Per l’accesso all’area verrà data priorità alla mobilità lenta, con la posa di rastrellie­re per il posteggio di 45 biciclette.

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TI-PRESS ARCHIVIO/RENDER L’area attuale e quella delfuturo

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