Le linee guida del Consiglio svizzero della stampa
È necessario aggiornare il codice deontologico di giornaliste e giornalisti visto il rapido sviluppo delle Intelligenze artificiali (IA) generative, in grado di produrre testi, immagini e suoni? Secondo il Consiglio svizzero della stampa, no: la Dichiarazione dei diritti e dei doveri, e relative direttive, per ora non necessitano di aggiornamenti; c’è tuttavia spazio per chiarimenti, ovvero per delle “linee direttrici” da poco pubblicate che indicano come applicare il codice deontologico ai contenuti generati da una IA. I consueti criteri giornalistici di veridicità, accuratezza e affidabilità rimangono infatti gli stessi anche di fronte a contenuti generati da una IA il che comporta, come indicato nelle linee direttrici, “cautela e consapevolezza”. Il Consiglio svizzero della stampa raccomanda poi di segnalare sempre come tali i contenuti creati con l’aiuto di una IA. Andrebbero inoltre citate le fonti su cui si basa il contenuto generato artificialmente, cosa non semplice visto che in molti casi non è possibile sapere con quali dati sono state addestrate queste IA e quali fonti sono state effettivamente utilizzate. Su questo punto, e su quello collegato del diritto d’autore dei contenuti utilizzati dall’IA per generare nuovo materiale, le linee direttrici andranno verosimilmente aggiornate in base a come evolverà il quadro normativo, con nuove leggi e soprattutto con il risultato di casi giudiziari come la recente denuncia del New York Times a OpenAI, l’azienda che ha realizzato ChatGPT.
Per quanto riguarda immagini, suoni o video generati artificialmente, le linee direttrici ribadiscono che non devono causare confusione per la loro somiglianza con la realtà. Infine, richiamandosi al rispetto della vita privata delle persone, il Consiglio svizzero della stampa raccomanda cautela nell’inserire informazioni riservate o sensibili nei programmi di IA.
Il Consiglio svizzero della stampa deve ancora decidere se sia il caso di aggiornare le direttive relative ai diritti delle giornaliste e dei giornalisti: come ha osservato la presidente Susan Boos, “dato che l’IA sconvolgerà l’intero settore e influirà quindi anche sulle condizioni di lavoro dei giornalisti, il Consiglio della stampa affronterà questo tema”.